(Segue).(Segue).(Segue)., 30 nov. (LaPresse/Xinhua) – Quattordici persone sono state condannate da tre a cinque anni per l’esplosione dell’oleodotto che ha causato la morte di 63 persone nella città orientale di Qingdao il 22 novembre del 2013. L’esplosione ha ferito altre 156 persone e ha causato una perdita di circa 123 milioni di dollari, secondo il tribunale del distretto di Huangdao a Qingdao. La causa per l’incidente è stata la perforazione dell’impianto durante lavori di manutenzione che ha prodotto scintille e ha causato un’esplosione alimentata da olio fuoriuscito. L’oleodotto era di proprietà di una società controllata di Sinopec, la più grande raffineria di petrolio del paese, secondo un rapporto presentato lo scorso anno da un apposito gruppo di indagine istituito dal Consiglio di Stato.
Cina, esplosione oleodotto Qingdao nel 2013: 14 condannati
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(Segue).(Segue).(Segue)., 30 nov. (LaPresse/Xinhua) – Quattordici persone sono state condannate da tre a cinque anni per l’esplosione dell’oleodotto che ha causato la morte di 63