Un’adolescente palestinese è rimasta uccisa durante un’operazione dell’esercito israeliano in Cisgiordania che ha portato all’arresto di tre palestinesi che erano ricercati. Si tratta della 16enne Jana Zakaran, colpita alla testa da una pistola. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa si trovava sul tetto della sua abitazione ed è stata trovata senza vita dopo che le truppe israeliane si erano ritirate da Jenin.
L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver aperto un’indagine sulla morte della ragazza. Secondo quanto riporta Haaretz, a detta di alcune fonti militari l’adolescente potrebbe essere stata colpita per sbaglio. Stando a una prima ricostruzione un cecchino delle forze israeliane ha visto due figure in piedi su un tetto e ha affermato che una di loro fosse armata. È stato così autorizzato ad aprire il fuoco. In un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Radio Ashams, con sede a Nazareth, lo zio della ragazza ha dichiarato che Jana Zakaran ha sentito degli spari ed è salita sul tetto per vedere cosa stesse succedendo. “C’è stato uno scambio di colpi a circa 50 metri di distanza e lei non pensava di essere ferita. Dopo qualche minuto suo padre è salito e l’ha trovata lì, distesa sul pavimento”, ha raccontato, come riportato da Haaretz. Secondo lo zio, la giovane è stata colpita alla testa, ma all’ospedale hanno riscontrato sul suo corpo almeno altre quattro ferite da arma da fuoco.