I giovani tornano in piazza per il clima. Gli attivisti dei Fridays for future annunciano infatti il prossimo sciopero globale #PeopleNotProfit il 25 marzo. La richiesta dei giovani è che “i Paesi del Nord del mondo garantiscano dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima”.
“Siamo stanchi di sentire le bugie scritte ad hoc dai pubblicitari delle multinazionali del fossile e dai governi che le sostengono – spiega Martina Comparelli di Milano, una dei portavoce del movimento italiano – questa volta scenderemo in piazza non solo per presentare le nostre richieste, ma per creare sistemi più ampi basati sull’amore, l’empatia e la cura delle nostre comunità che metteranno al primo posto le persone piuttosto che il denaro. Ci riuniremo il 25 marzo 2022 sotto l‘hashtag #PeopleNotProfit e continueremo a lottare per la nostra visione condivisa di un Pianeta migliore che sia equo verso tutti i suoi abitanti”. “I leader mondiali di oggi – afferma Ina-Maria Shikongo dalla Namibia – devono permettere all’umanità e agli ecosistemi in generale di riprendersi dai traumi del presente e del passato che sono tuttora inflitti dagli stessi sistemi basati sull’avidità che hanno incoraggiato la schiavitù, il genocidio, l’ecocidio e il colonialismo”.