Roma, 12 nov. (LaPresse) – “Il nostro mondo, anche a livello dirigenziale, è sempre stato prettamente maschile – ha argomentato Malagò – ho potuto sostenere la candidatura femminile nelle uniche situazioni in cui ero in condizioni di intervenire: Fiona May, Alessandra Sensini e Valentina Turisini sono entrate in Giunta Coni, nell’individuazione del Dg del Comitato Promotore di Roma 2024, inizialmente Claudia Bugno e ora Diana Bianchedi”. “Essere donna però non vuol dire automaticamente avere diritti nel nostro mondo e negli altri ambiti: bisogna avere coraggio, sottoporsi a dinamiche elettorali – ha avvertito però il capo dello sport italiano – sono il primo sostenitore del concetto che vuole le donne protagoniste del nostro movimento, ma con preparazione e aggiornamenti. Dobbiamo accelerare, anche in vista delle prossime tornate elettorali, creare le premesse per una successione che contempli una forte competitività delle figure femminili”. “L’Ocse ha calcolato che chiudere il gap di partecipazione nel mercato del lavoro tra uomini e donne può contribuire a un +1% di crescita nel nostro Paese – gli ha fatto eco l’economista Andrea Garnero – li aspetti culturali sono spesso la barriera più importante, che leggi e incentivi non sempre riescono a cambiare. E in questo lo sport può fare moltissimo. Un aumento della partecipazione femminile, soprattutto nelle discipline considerate più maschili, cambia la cultura. Perché sport vuole dire inclusione e crescita”.
Coni, convegno ‘Donne e Sport’, Malagò: Accelerare per favorire svolta-2-
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