Roma, 13 mag. (LaPresse) – E’ compito proprio del legislatore farsi carico della tutela dei ‘nuovi diritti’, “ma in mancanza di un suo intervento, mancanza a volte giustificata dal tumultuoso evolversi della società, la Corte non può, a sua volta, rimanere inerte, specie quando sono in gioco i diritti di minoranze, la cui tutela è il naturale campo di azione dei giudici, quali garanti di una democrazia veramente inclusiva”. Così il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio, nella relazione sull’attività della Consulta nel 2020.
Consulta, Coraggio: Non può rimanere inerte davanti a ‘nuovi diritti’
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