(LaPresse) – Le dirette Instagram di Bobo Vieri e Francesco Totti, i contest sui social di Cristiano Ronaldo e Roger Federer. Al tempo del coronavirus, con campionati e tornei fermi in tutto il mondo, i campioni dello sport chiusi in casa hanno trovato un nuovo modo per interagire con i loro tifosi e tenere vivo l’interesse degli appassionati: i social network. C’è chi non è potuto tornare dalla famiglia, chi si allena da solo in casa o nel vialetto appena fuori, da solo o con la fidanzata. C’è chi si dedica ad altre passioni come la musica, la cucina o i videogame. Nell’ultimo mese non si contano le dirette Instagram di calciatori ed ex calciatori, tennisti, campioni di basket, atletica, nuoto, tutti in compagnia di un collega o di un amico nel più classico appuntamento al bar. Una sorta di videochiamata pubblica, per stare in compagnia e approfittarne per parlare, anche, di sport.
“Mi sembra un modo di interagire intelligente che mantiene viva la popolarità dei campioni”, commenta a LaPresse l’esperto di comunicazione Klaus Davi. “Oggi poi lo sportivo non è più un monolite, un monumento, ma è una persona come tutti gli altri, con punti di forza e debolezze come tutti gli altri, così ama rappresentarsi anche per essere più popolare”, aggiunge. Ronaldo e Federer, due campioni planetari, hanno lanciato i contest sul numero di addominali e i palleggi con la racchetta vicino al muro, coinvolgendo i loro colleghi e collezionando milioni di visualizzazioni. “Il marketing è importante, viene calcolato in questo tipo di operazioni. Però da solo non determina sempre il successo di video o di prestazioni on-line, deve essere sempre salvaguardata anche la spontaneità. Molto spesso – spiega Klaus Davi – il video più spontaneo, meno calcolato e più imprevedibile ha più visualizzazioni di quello programmato”. In Italia spopolano sul web le dirette Instagram da Vieri a Totti, che, in tarda serata, invitano compagni ed amici come Pippo Inzaghi o Ronaldo il Fenomeno. Si parla di calcio, di vita e di ricordi. Di trionfi e sconfitte, aneddoti più o meno noti. E poi scherzi, risate per stemperare un momento difficile per tutti. “Vieri è sicuramente uno di quelli che sta sfruttando meglio le potenzialità dei social, spesso coinvolgendo altri ex calciatori di culto come Cassano o Materazzi. Certamente, però, Ronaldo è il re indiscusso di Instagram, inarrivabile per i nostri sportivi”, sottolinea Davi. Chiacchierate libere, come le videochiamate che tutti noi facciamo da quando è iniziata l’emergenza. Un modo, forse, per sentirsi tutti più vicini.
“Assolutamente sì, più umani, più vicini al popolo. Gli sportivi sanno che prima o poi la loro carriera finirà – ricorda Davi – e quindi potrebbe evolvere in un ruolo manageriale, in un ruolo istituzionale o in un ruolo anche politico, come abbiamo visto più di una volta”. Una cosa è certa, questa epoca è unica e verrà raccontata sui libri di storia. I campioni dello sport sono qualcosa in più, probabilmente, di quello che si pensava. Sono un riferimento importante anche fuori dal campo. Possono essere importanti veicoli di speranza e far sembrare questo momento un po’ meno brutto. “Il dopo non sarà mai più come il prima perché, a parte che questa pandemia durerà parecchio se non troveranno il vaccino, ci saranno purtroppo tantissimi morti e quindi ci sarà per un lungo periodo l’era della sobrietà, quindi il calciatore godereccio, spendaccione, eccetera, non tornerà presto di moda e si farà largo ancora di più l’impegno sociale, un po’ alla Bill Gates”, conclude Klaus Davi. Per la serie meno feste e macchine sportive, più pizze infornate in casa come Leonardo Bonucci con i suoi bambini…