Quasi 4mila contagi da coronavirus in Italia, ma aumentano anche i pazienti che ne sono usciti. 3.916 positivi, 197 morti e 523 guariti dall’inizio della crisi, secondo il bollettino della Protezione Civile. A Torino intanto è risultata positiva al Covid-19 una coppia di 80enni, ricoverata dai primi giorni di marzo nel reparto di medicina generale dell’ospedale Molinette che ha messo in quarantena l’intero reparto; la procura ha aperto un’inchiesta come ‘atto dovuto’.
Il commissario all’emergenza, Angelo Borrelli, facendo il punto della situazione ha spiegato che 1.060 pazienti risultati positivi al tampone sono in isolamento domiciliare, 2.394 sono in ospedale con sintomi e 462 in terapia intensiva, il 19% dei ricoverati. “Complessivamente – ha detto Borrelli – i pazienti guariti sono l’11,98% del totale, i deceduti sono il 4,25% del totale”. In 24 ore sono 109 le persone guarite e 49 le persone morte, di cui 37 in Lombardia, 7 in Emilia Romagna, 2 in Piemonte, 2 in Veneto e 1 nel Lazio. L’età varia dai 62 ai 95 anni e si tratta di persone “che hanno una fragilità e diverse patologie”, ha spiegato Borrelli, mentre il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha aggiunto: “Dai nostri dati, per quanto riguarda la mortalità, si tratta in più dell’80-85% dei casi di persone con due o più patologie, che vanno dalle cronico degenerative, come quelle cardiache, al diabete, alle malattie epatiche”.
Ora la priorità è limitare i contagi, in particolare tra il personale medico e infermieristico: finora si stimano 200-250 operatori sanitari colpiti. “È importante avere il personale sanitario in linea, essenziale per affrontare l’emergenza”, ha aggiunto Brusaferro: “Nelle regioni dove la pressione è più alta è in corso una redistribuzione dei pazienti per garantire l’assistenza. Questo vuol dire che ancora le Regioni riescono a gestire al loro interno il loro fabbisogno”.
Come in Piemonte, dove sono 166 le persone risultate positive al test, cinque le vittime. Ma l’attenzione si è incentrata sulle Molinette di Torino, dove una coppia di anziani ricoverata da una settimana “per quella che sembrava influenza – ha sottolineato la Regione – purtroppo non ha dichiarato che era venuto a fare loro visita proprio in quei giorni il figlio, che lavora nella ‘zona rossa’ di Lodi”. A seguito della positività della coppia alle Molinette si è quindi reso necessario prendere provvedimenti per organizzare la messa in quarantena del personale sanitario che ha avuto contatti coi due positivi e dei degenti del reparto in cui si trovavano, che però continua a funzionare regolarmente.
Un’altra regione molto colpita è l’Emilia-Romagna, dove si sta studiando il modo di dedicare alcuni ospedali esclusivamente alla cura dei pazienti positivi al coronavirus. In regione ci sono state 7 nuove vittime, che portano il totale a 37, e 172 nuovi casi (in totale sono 870). Ma c’è una buona notizia: è guarita la donna che a fine febbraio a Piacenza aveva partorito una bimba, nata sana, ed era affetta dal virus.