Violenza fisica e psicologica nei confronti di bimbi della scuola materna, tra cui figli di rifugiati politici. È quanto emerso, in appena quindici giorni, dall’indagine dei carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cosenza) su due insegnanti dell’unica scuola d’infanzia di San Giorgio Albanese, che ora sono state sospese dall’impiego per sette mesi.
L’attività investigativa dei carabinieri, avviata in seguito alla denuncia di alcuni genitori e coordinata dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e dal sostituto Valentina Draetta, ha permesso di documentare, con servizi di osservazione e di video riprese all’interno dell’istituto, numerosi maltrattamenti nei confronti di una decina di bambini.
Le due donne hanno sottoposto i piccoli a continue minacce verbali, quali “se non fai il bravo ti faccio il pungi-pungi”, e a violenze fisiche con pizzicotti, schiaffi e tirate d’orecchie, arrivando a utilizzare anche un righello di plastica. In un’occasione avrebbero anche lanciato violentemente contro un muro senza alcun motivo apparente dei giocattoli. Le due insegnanti avrebbero anche indotto i bambini a risolvere fra loro le liti ricorrendo alle mani o emulando le stesse loro condotte violente, rimanendo indifferenti davanti a tali atteggiamenti.