Milano, 19 mar. (LaPresse) – “Se la situazione epidemiologica regionale è coerente con i dati nazionali che hanno indotto il governo ad adottare determinate misure, non ha senso che ci siano provvedimenti più restrittivi. Tali provvedimenti sono invece legittimi se la situazione regionale è migliore di quella nazionale, come in Sardegna, oppure più grave, e la ratio è di non andare a peggiorarla”. Così a LaPresse Lorenza Violini, costituzionalista dell’Università Statale di Milano, sulla legittimità delle ordinanze regionali che vietano gli spostamenti verso le seconde case, in contrasto con quanto previsto dal decreto Draghi. “L’ideale sarebbe che a parità di dati ci fosse parità di restrizioni”, rimarca Violini, “le ordinanze regionali hanno una base di ragionevolezza nella misura in cui sono coerenti con la situazione epidemiologica locale, sono legittime se ragionevolmente supportate dai dati epidemiologici dello specifico territorio”.
Covid, costituzionalista: Stop a seconde case in Sardegna legittimo
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