La ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini risponde all’appello dei presidenti delle Regioni, che hanno chiesto al governo misure più restrittive per i non vaccinati per arginare la curva dei contagi e scongiurare il pericolo di zone gialle durante le festività. “Il governo ha assunto decisioni che consentono al nostro Paese di restare aperto. Abbiamo l’84% di cittadini vaccinati con due dosi. Il governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi, sollecita la terza dose, ha assunto decisioni sui mezzi di trasporto, per il momento ci fermiamo qui“, ha spiegato la ministra a margine della presentazione del XVI Rapporto Meridiano Sanità realizzato da The European House – Ambrosetti.
“Le scelte fatte consentono di guardare con discreta tranquillità, ma è evidente che siamo nei mesi più difficili. Valuteremo strada facendo se servirà cambiare l’assetto che ci siamo dati”, ha aggiunto Gelmini.
Terza dose sarà per tutti
Già nel primo pomeriggio la ministra era intervenuta sulla questione nel corso di una intervista rilasciata alla trasmissione ‘Start’ su Sky TG24. “Corriamo con la terza dose vaccino, sarà per tutti. Stiamo correndo con la terza dose, stiamo spiegando che questo richiamo non è la prova che il vaccino non funziona ma che è un pezzo della vaccinazione”. Questo “succede per il Covid come per altre vaccinazioni. Abbiamo già vaccinato due milioni di persone” con la terza dose, “oramai l’expertise per il piano vaccinale c’è e quindi abbiamo iniziato esattamente dai pazienti fragili, dagli over 80, dalle pazienti oncologici. Abbiamo esteso, però, dal primo di dicembre la possibilità di vaccinare gli over 40 perché riteniamo che si debba proteggere nella maniera più ampia possibile la popolazione”, ha aggiunto, per poi sottolineare che la terza dose “sarà per tutti”. “Non abbiamo, questa volta, un problema legato al quantitativo di vaccini, le dosi ci sono. Con le Regioni stiamo collaborando, e devo dire che il ministro Franco ci sta aiutando per risolvere un problema di bilancio: le Regioni hanno chiesto due miliardi per poter far fronte alle spese che già hanno sostenuto contro il Covid, ma il ministero dell’Economia sta lavorando ed è sensibile a questa richiesta. Ci sarà un confronto anche con i capigruppo, dunque questa è una tematica molto importante”, ha osservato Gelmini.
Possibile proroga stato emergenza
“Stato di emergenza? La proroga è possibile e il governo sarà coeso”. La ministra ha sottolineato che un’eventuale proroga è possibile e sarà decisa in base “ai contagi”. “Mi pare che sia una decisione più tecnica che politica, legata ancora una volta all’andamento del virus e non certo a scelte di parte. Però comunque questo Governo, che è improntato ad una maggioranza eterogenea, ad oggi ha assunto tutte le decisioni all’unanimità, con un confronto costruttivo all’interno del Consiglio dei Ministri, quindi sono fiduciosa che, se ci fosse, questo passaggio avverrà in maniera coesa e con la consapevolezza dell’unità”, ha aggiunto Gelmini, rispondendo alla domanda se tema che l’eventuale passaggio della proroga dello stato di emergenza possa trasformarsi in un momento di turbolenza per l’esecutivo.