La scoperta di una nuova variante del coronavirus, individuata in Sudafrica, fa tremare gran parte del mondo. E spinge l’Europa a chiudersi e a impedire gli arrivi dai Paesi della regione sudafricana. L’Organizzazione mondiale della sanità l’ha subito rinominata Omicron e l’ha definita “preoccupante”. Al momento nel vecchio continente è stato rintracciato un solo caso, in Belgio: un paziente di ritorno dall’Egitto, dopo essere transitato per la Turchia. Ma, come già visto con la variante Delta, è quasi inevitabile che in breve tempo la nuova versione del virus dilaghi. Per questo l’Unione Europea è corsa ai ripari e dopo che, separatamente, diversi Paesi avevano già messo in piedi divieti di arrivo dal Sudafrica, gli Stati membri hanno convenuto di introdurre rapidamente restrizioni a tutti i viaggi nell’Ue da 7 paesi della regione dell’Africa meridionale: Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe.
La proposta era arrivata in mattinata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che aveva chiesto di attivare il freno di emergenza per fermare il traffico aereo dall’Africa meridionale. Gli enti sanitari europei, intanto, monitorano la variante. E se l’Oms frena, chiedendo ai Paesi di adottare “un approccio scientifico e basato sul rischio”, e l’Ema ritiene che sia prematuro prevedere se la variante richieda un adattamento dei vaccini, l’Ecdc sottolinea che “sulla base delle prove disponibili, è probabile che questa variante sia associata a una trasmissibilità molto elevata e a una significativa fuga immunitaria. Finora, non ci sono prove di cambiamenti nella gravità dell’infezione”. In ogni caso, secondo von der Leyen “per contratto” i vaccini vanno adattati immediatamente alle nuove varianti, e Pfizer ha subito dichiarato che sono in corso studi per capire se il siero sia efficace o meno contro la nuova versione del virus e che, nel caso, sarebbe in grado di riprogettarlo entro 6 settimane e spedire i lotti iniziali entro 100 giorni.
Fra varianti e vaccini, l’Europa continua a correre ai ripari in vista del Natale mentre la situazione sembra peggiorare di giorno in giorno. In Germania, l’Aviazione ha iniziato ad assistere il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva dalla città meridionale di Memmingen allo Stato del Nord Reno-Westfalia a causa dei posti letto quasi pieni. Grande preoccupazione anche nel Regno Unito, dove il ministro della Sanità Sajid Javid teme un “rischio sostanziale” per la salute pubblica. E se l’Olanda va verso il prolungamento del lockdown parziale e il Belgio vara nuove restrizioni, con il premier Alexander De Croo che definisce la situazione “insostenibile”, la Polonia invece resiste, nonostante il numero record di contagiati e morti. Una buona notizia, però, arriva dall’altra parte dell’Oceano. La Food and Drug Administration degli Stati Uniti (Fda), infatti, ha affermato che la pillola sperimentale per il Covid-19 della Merck è efficace contro il virus. Qualche dubbio, però, sulla sua sicurezza durante la gravidanza, ma verranno ancora cercate ulteriori valutazioni.