Camerun e Croazia devono provare ad approfittare del pareggio contro il Brasile, in particolare la formazione croata che dopo aver perso per 3-1 contro il Brasile in modo non così netto e subendo un rigore molto discutibile, punterà alla vittoria per poi giocarsi tutto nell’ultima sfida decisiva contro il Messico.
Nico Kovac recupera Mario Mandzukic che aveva saltato il primo turno per squalifica e che sicuramente torna nel cuore della linea offensiva. Mandzukic è il giocatore più prolifico nelle marcature di testa tra tutti gli attaccanti della fase europea di qualificazione: “Felicissimo di essere tornato e di essere pronto – dice l’attaccante croato – questi giorni di attesa sono stati davvero un’agonia. Ci giochiamo tutto e lo faremo attaccando..”
Molti non hanno compreso l’atteggiamento conservativo della Croazia, una squadra piuttosto incline all’offensiva e che invece contro un Brasile a tratti in difficoltà è sembrata quasi trattenuta.
Il Camerun invece rispetto alla partita contro il Messico dovrà completamente cambiare registro tattico ma anche mentale: una squadra impalpabile quasi incapace di attaccare. Un solo tiro in porta da parte dei ‘leoni indomabili’ nell’arco dei 90’, giunto per altro a tempo scaduto. Davvero troppo poco.
Non esistono precedenti tra Camerun e Croazia e per la squadra biancorossa è anche la prima gara in senso assoluto contro un’avversaria africana ai Mondiali. Camerun che non ha una gran tradizione contro gli avversari europei: tredici precedenti e una sola vittoria, il 2-1 contro la Romania di Hagi a Italia ’90, per il resto cinque pareggi e sette sconfitte.
Cinque sono anche le sconfitte di fila rimediate al Mondiale dal Camerun che dal 2002 a oggi in una fase finale ha portato a casa solo una vittoria: il 2-0 contro l’Arabia Saudita del 2002. Si tratta della peggior serie negativa in senso assoluto di una squadra africana alla fase finale di un Mondiale.
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