Da Mattarella alla Roma, da colleghi attori e artisti all’Arma dei Carabinieri; e poi ministri, politici, sindacalisti, giornalisti e conduttori televisivi. Per non parlare dei social. Il cordoglio per la morte di Gigi Proietti, scomparso nella notte del suo ottantesimo compleanno per uno scompenso cardiaco è trasversale.
“È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa, nel giorno dell’ottantesimo compleanno, di Gigi Proietti – commenta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Attore poliedrico e versatile, regista, organizzatore, doppiatore, maestro di generazioni di attori, erede naturale di Ettore Petrolini, era l’espressione genuina dello spirito romanesco”. “Desidero ricordarlo anche come intellettuale lucido e appassionato, sempre attento e sensibile alle istanze delle fasce più deboli e al rinnovamento della società”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
Un “artista geniale”, per il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini e una persona “perbene”, oltre che “icona del mondo dello spettacolo”, la cui morte “scuote un intero paese”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sono tanti i ministri e i politici che hanno voluto ricordare il mattatore di Roma con un pensiero: tra lor anche la ministra per l’Istruzione Azzolina, il ministro della Difesa Guerini, ma anche la presidente del Senato Casellati, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Matteo Renzi.
La sindaca della sua città, Virginia Raggi, che proclamerà anche il lutto cittadino nel giorno dei funerali, scrive su Twitter: “Profondo dolore e grande tristezza per la morte di Gigi Proietti. Con lui perdiamo un pezzo di anima della nostra città. Roma non lo dimenticherà mai”.
Tra i suoi colleghi, c’è anche chi riesce a sorridere, come certamente avrebbe fatto Proietti: “Te pòssino Mandra’, proprio oggi?”, scrive Enrico Montesano su Facebook, mentre Carlo Verdone insieme a Tullio Solenghi chiede di intitolare Proietti il Teatro Brancaccio di Roma. “Lui, come Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, è stato un simbolo di questa città” ha detto a rainews24.
Anche l’Arma dei Carabinieri, divisa che Gigi Proietti indossò per anni nella fiction del Maresciallo Rocca, lo ricorda: “hai saputo farci sorridere con tanti personaggi e mille sguardi, espressioni, battute, barzellette. Noi vogliamo continuare a ricordarti così, col volto del Maresciallo Rocca, che hai interpretato con umanità, passione e la giusta dose di ironia. Ciao Gigi!”, scrivono sui social dei Carabinieri pubblicando una foto dell’attore con la divisa nel ruolo del maresciallo.