Zirak, ha 27 anni, è fuggito da Mosul (Iraq) ed è arrivato in Italia quasi due anni fa. Nel suo Paese di origine cercava di pagarsi gli studi in business administration lavorando in un supermercato e ora vorrebbe continuare il suo percorso di studi proponendosi come lavapiatti o aiuto cuoco, grazie all’esperienza fatta come volontario. Omar invece ha solo 20 anni, viene dal Gambia, ed è sbarcato sulle coste siciliane un anno fa, si candida come giardiniere ma il suo sogno nel cassetto è diventare carabiniere.
Sono due dei protagonisti del primo Career4Cas, che si è svolto nel centro di accoglienza di Jesolo. L’evento, organizzato dalla Croce Rossa Italiana che gestisce il Centro, ha dato l’opportunità ad oltre 20 richiedenti asilo ospiti della struttura, di presentare i propri curriculum e avere colloqui conoscitivi individuali con diversi operatori economici della zona: albergatori della riviera jesolana, imprenditori, agenzie di lavoro interinale pronti a valutare esperienze e competenze dei candidati in vista della prossima stagione estiva. L’idea alla base di Career4Cas è quella di ‘fare match’ tra offerta e domanda lavorativa creando un’occasione di vera inclusione sociale per i richiedenti asilo del centro e al tempo stesso rispondere all’esigenza di forza lavoro del territorio.
“L’obiettivo della nostra attività in questo campo è superare la semplice accoglienza e lavorare per favorire i processi di integrazione e inclusione sociale – ha spiegato Marco Maruzzo, presidente facente funzioni della Croce Rossa Veneto – Quando i volontari e gli operatori della Croce Rossa dicono: ‘Sei salvo’ alle persone che arrivano nei nostri porti pensiamo non solo al presente ma anche e soprattutto al futuro. Un lavoro che portiamo avanti quotidianamente attraverso corsi di lingua e di formazione e che ha un punto fondamentale in iniziative come quelle di oggi. Un esempio di buone pratiche che speriamo possa essere replicato”.
“Sono felice di poter rappresentare il Comune in una giornata importante come questa che favorisce dialogo, confronto e conoscenza reciproca – ha aggiunto il vicesindaco di Jesolo Roberto Rugolotto – Le persone che abbiamo visto oggi hanno capacità e risorse che sarebbe uno spreco non mettere a disposizione della comunità jesolana. È un’opportunità non solo per gli ospiti del Centro che oggi si candidano per un lavoro ma anche per gli imprenditori della zona che si preparano alla prossima stagione estiva”.