Quando Fabio Capello annunciò in conferenza stampa il programma di allenamenti pre-mondiale della Russia, molti si stupirono: “Ci alleneremo per quattro settimane e mezzo a Mosca”, aveva detto l’ex allenatore di Milan e Real Madrid. Capello invece ci aveva visto lungo: di fronte a condizioni calde e umide attese in Brasile, Capello ha sottoposto i suoi giocatori a una preparazione davvero molto severa in un clima torrido.
A Mosca faceva molto più caldo di quanto ne faccia oggi a Cuiaba, dove la Russia sarà l’ultima squadra del Mondiale a fare il suo esordio giocando contro la Corea del Sud all’Arena Pantanal.
La Russia non gioca una fase finale del Mondiale da dodici anni e dell’edizione del 2002 in Corea e Giappone è rimasto un solo giocatore, l’attaccante Kherzakov, 31 anni… Capello ha privilegiato gli atleti che giocano in un campionato nazionale sempre più ricco ma soprattutto determinatissimo a creare le basi per costruire una grande nazionale in vista del Mondiale che la Russia è stata chiamata a organizzare nel 2018. Vinto il suo girone davanti al Portogallo, Capello si dice fiducioso: “Sono ottimista perché per prima cosa ho cercato di avere buon senso chiamando giocatori che si conoscono bene e che potessero fare gruppo facilmente. Il resto lo dirà il campo”. Che fino a oggi ha detto che la Russia è una squadra tatticamente tostissima, con una buona difesa e un gioco molto aggressivo.
La Corea del Sud, seconda nel proprio girone delle qualificazioni asiatiche alle spalle dell’Iran sta vivendo un momento di ricambio generazionale interessante con tanti giovani di talento che non si sa quanto potranno o sapranno dare fin da subito, inseriti in un intelaiatura di giocatori ormai collaudati.
Curiosamente esiste un solo precedente tra Russia e Corea che risale al novembre dello scorso anno, un’amichevole vinta dalla Russia per 2-1.
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