“Abbiamo sempre detto che la partita sulle presidenze è slegata da quella del governo, ma da oggi chi vuole lavorare per i cittadini sa che esiste una forza affidabile e seria che dialoga con tutti e si muove compatta per il bene del Paese. Siamo riusciti ad eleggere un presidente della Camera del Movimento e questo risultato straordinario lo consideriamo il primo passo per realizzare il cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto con il voto del marzo. Ora ci rimettiamo al lavoro per concludere l’opera”. Così Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle in un’intervista al Corriere della sera dopo l’elezione di Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati come presidenti della Camera e del Senato.
Quali compromessi sareste disposti a fare? “Gli italiani – continua Di Maio – hanno detto chiaro e tondo che non vogliono più sentir parlare di compromessi. Questa partita della presidenza della Camera l’abbiamo vinta con intelligenza, senza nessun compromesso ma rimanendo fedeli a noi stessi e ai nostri valori. Non volevamo che persone sotto processo o con condanne alle spalle sedessero sulle poltrone delle presidenze di Camera e Senato è così è stato; abbiamo parlato con tutti ma alla luce del sole, raccontando passo passo ai cittadini l’esito dei nostri incontri. Questo è il metodo a cui non abbiamo mai abdicato e che adotteremo per il governo e per altre partire cruciali come la scelta delle partecipate: al centro continueranno a esserci temi, cose da fare, merito e trasparenza”.
In merito all’accettare in un governo a 5 Stelle ministri di altri partiti, Di Maio risponde: “Abbiamo presentato prima delle elezioni una squadra di governo patrimonio del Paese e non solo del Movimento 5 Stelle. Se si dovrà parlare dei nomi dei ministri lo deciderà Sergio Mattarella e sarà con lui che se ne parlerà. Con le forze politiche parleremo di terni, perché così non ci saranno più scuse per non affrontare i problemi della gente”. Quanto vale oggi la lista dei ministri a suo tempo inviata a Sergio Mattarella? “Per noi è la migliore squadra possibile”.
Allo stato attuale quante possibilità ci sono secondo lei che si torni alle urne? “Sono ottimista – afferma Di Maio -, il Movimento 5 Stelle ha dato prova di grande solidità, abbiamo avviato brillantemente questa XVIII Legislatura eleggendo i presidenti delle Camere in poco più di 24 ore. Roberto Fico ha ottenuto una maggioranza ampissima con 422 voti”.
Farebbe un passo indietro per sostenere un premier tecnico che ci riporti al voto? “Questi sono metodi del passato che noi non accettiamo più, insistere su questa strada significa non avere capito il messaggio chiaro che ci hanno dato gli elettori, stanchi di essere governati da presidenti che non sono stati eletti da nessuno. II 4 marzo u milioni di italiani hanno indicato chiaramente una forza politica e un candidato premier e credo sia arrivato il momento che le altre forze politiche ascoltino il segnale arrivato dalle urne”.
Governereste con Matteo Salvini anche solo per rifare la legge elettorale? “Noi abbiamo dimostrato di essere aperti a tutti per il bene del Paese purché il dialogo e il confronto restino incentrati sulle priorità dei cittadini e non delle forze politiche: taglio delle tasse, superamento della legge Fornero, welfare per le famiglie, lotta alla disoccupazione giovanile”.
Che impressione si è fatto di Salvini? “Salvini ha dimostrato di essere una persona che sa mantenere la parola data”.