Disponibilità dei dati e sviluppo dell’intelligenza artificiale: sono i due pilastri, strettamente interconnesi tra loro, su cui verte la strategia che la Commissione europea sta mettendo a punto per “aiutare i cittadini e le imprese a trarre vantaggi dalla trasformazione digitale”, secondo la formula utilizzata in conferenza stampa da Mariya Gabriel. La commissaria per l’Economia e la società digitali ha parlato mercoledì al fianco dei colleghi Elzbieta Bienkowska, responsabile del Mercato interno, Carlos Moedas, titolare della Ricerca, e al vicepresidente dell’esecutivo comunitario Andrus Ansip, sottolineando che l’approccio scelto dal blocco su questo tema punta a essere “condiviso, comune e concreto”. E proprio all’insegna della concretezza, Ansip ha indicato quello che deve essere l’obiettivo in tema di investimenti. “Dobbiamo investire almeno 20 miliardi di euro entro la fine del 2020“, ha affermato il politico estone, riferendosi nello specifico all’intelligenza artificiale e auspicando per l’Europa il ruolo di “punta più avanzata per lo sviluppo tecnologico” del settore.
A sostegno di questo sforzo, la Commissione sta aumentando i propri investimenti per il biennio 2018-2020 fino a 1,5 miliardi nel quadro del programma Horizon 2020 e prevede che tale impegno mobiliterà altri 2,5 miliardi di euro di finanziamenti nei partenariati pubblico-privati già esistenti, ad esempio negli ambiti della robotica e dei big data. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici sarà inoltre mobilitato per fornire a imprese e start-up un sostegno aggiuntivo, mirato a mobilitare oltre 500 milioni di euro di investimenti complessivi, sempre entro il 2020, in diversi settori chiave. “Possiamo preparare l’ambiente finanziario e normativo in modo da permettere alle aziende di fare l’uso migliore dell’intelligenza artificiale”, ha intanto sottolineato la commissaria Bienkowska, individuando i tre possibili ambiti di intervento in “fondi, competenze e norme”, ma sottolineando anche che l’esecutivo Ue non intende proporre nuove direttive, quanto piuttosto fornire linee guida.
Per quanto riguarda le iniziative anticipate dalla Commissione, sul fronte dei dati si intende andare verso una revisione della legge sull’informazione del settore pubblico che agevoli accesso e riutilizzo. Saranno inoltre diffuse una nuova serie di raccomandazioni sulla condivisione dei dati scientifici e una comunicazione intitolata ‘Verso uno spazio comune europeo dei dati’ dedicata alle imprese. In più, è stato presentato un piano d’azione che mette i cittadini al primo posto quando si parla di informazioni riguardanti la salute, che potranno viaggiare attraverso le frontiere Ue. In tema di intelligenza artificiale – rispetto alla quale, parole di Gabriel, “il nostro è un approccio basato sull’essere umano: è l’uomo alla guida” -, la stessa Commissione inizierà a lavorare a un piano coordinato, da produrre entro la fine dell’anno, insieme agli Stati membri. Rispondendo ai cronisti riguardo a un appello in questo senso lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron, Moedas ha infine confermato che “l’idea è quella di avere un Consiglio dell’Innovazione europeo”. Un organo, ha precisato il commissario, che sarà “non basato su discipline e regolamenti, ma su un approccio dal basso”.