Un documento dei parlamentari Pd di area renziana in vista della direzione di domani. Un testo con 116 firme (77 deputati e 39 senatori) che apre al dialogo nel parlamentino dem, ma chiede di evitare una conta interna e propone un confronto su tre temi principali: riflessione sul prossimo futuro, la responsabilità dello stallo è di Lega e M5S; confronto con tutti ma no alla fiducia a un governo Salvini o Di Maio.
“Siamo parlamentari eletti con il Pd e membri della Direzione – si legge nel documento – , proveniamo da storie e percorsi diversi. Non sappiamo se il prossimo congresso ci vedrà sulle stesse posizioni o se, del tutto legittimamente, sosterremo candidati diversi. Pensiamo tuttavia che tre punti chiave ci uniscano in modo forte. Primo, crediamo dannoso fare conte interne nella prossima Direzione. E’ più utile riflettere insieme sulla visione che ci attende per le prossime sfide e sulle idee guida del futuro del centrosinistra in Italia. Secondo, crediamo che lo stallo creato dal voto del 4 marzo sia frutto dell’irresponsabilità del Centrodestra e del Movimento Cinque Stelle che con la loro campagna elettorale permanente hanno messo e stanno continuando a mettere in difficoltà il nostro Paese. Terzo, crediamo che il PD debba essere pronto a confrontarsi con tutti, ma partendo dal rispetto dell’esito del voto: per questo non voteremo la fiducia a un governo guidato da Salvini o Di Maio. Significherebbe infatti venire meno al mandato degli elettori democratici”.
“E’ utile – concludono i proponenti – impegnarci a un lavoro comune, insieme a tutte le altre forze politiche, per riscrivere insieme le regole del nostro sistema politico-istituzionale. Ci auguriamo che l’intera comunità del Partito Democratico sappia affrontare i passaggi difficili di questa stagione politica in modo coraggioso e il più possibile unitario”.