“Nei miei confronti sono state mosse accuse false da chi si nasconde dietro una tastiera”. Lo ha detto Sara Errani nel corso di una conferenza stampa all’hotel Melià a Milano per spiegare il suo caso di positività al doping. “Avete giocato con la vita e i sentimenti miei e della mia famiglia, favorendo lo sfogo di tanta cattiveria nei miei confronti”, ha aggiunto la tennista azzurra rivolgendosi ai giornalisti in sala mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. “Il letrozolo non è uno stimolante e uno steroide anabolizzante. E’ un inibitore non steroide della reumatasi, non è una sostanza dopante per le donne”, ha poi spiegato.
“Ho vissuto male questa vicenda, è un momento difficile per me e la mia famiglia”. Lo ha detto Sara Errani nel corso di una conferenza stampa all’hotel Melià a Milano per spiegare il suo caso di positività al doping. “La quantità di insulti ricevuta è una cosa sbalorditiva e imbarazzante”, ha aggiunto riferendosi agli attacchi che le sono piovuti addosso sui social. In queste ore la Errani ha ricevuto la solidarietà delle colleghe e della Federazione. “Ho sentito vari colleghi, ringrazio la Federazione perché mi ha sempre sostenuto”, ha detto ancora la Errani. Sul suo futuro, la ex finalista al Roland Garros ha detto: “Spero questo periodo di stress e questa situazione sgradevole mi dia tanta carica. Avrò bisogno di un po’ di tempo perché c’è tanta sofferenza soprattuto da parte dei miei familiari. Non è stato semplice ma ho la coscienza apposto e cercherò di recuperare per tornare più forte di prima”.
“Ho deciso io di continuare a giocare perché consapevole di non aver fatto nulla di male” ha detto la giocatrice che è arrivata ad essere il numero 6 del mondo, ha vinto 9 tornei di singolare (ha disputato 20 finali) e 25 di doppio (quasi tutti con Roberta Vinci) di cui 5 Grandi Slam. “So di non aver violato il codice della Wada e speravo di essere assolta. Io sono stata sanzionata perché contaminata da una sostanza che non produce effetti migliorativi nelle prestazioni”, ha spiegato ancora la tennista azzurra. Errani ricorda ancora che la sentenza della ITF dice che “sono stata sanzionata perché la responsabilità del giocatore copre le azioni anche del medico, dell’allenatore e dei suoi familiari”