“Audizione richiesta per serio e sincero spirito istituzionale” ha detto il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, iniziando l’audizione in commissione Antimafia a Palazzo San Macuto, audizione richiesta in relazione all’inchiesta di Perugia sul Dossieraggio. “La complessità delle questioni che abbiamo davanti è tale che non possiamo accontentarci di versioni vaghe e imprecise della realtà”.
Melillo: “Mia audizione per allontanare speculazioni strumentali”
“Ho chiesto di essere ascoltato affinché vengano colti i fatti e i problemi, e per allontanare il pericolo di disinformazione, di speculazione e di letture strumentali di vicende che riguardano delicate funzioni statuali”. Lo ha detto il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo, nel corso della sua audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, in relazione all’inchiesta della procura di Perugia sul presunto dossieraggio. “Per tacere delle punte di scomposta polemica – ha proseguito – che sembrano mirare non ad analizzare la realtà e contribuire alla sua comprensione e all’avanzamento degli equilibri del sistema, ma ad incrinare l’immagine dell’ufficio e a delegittimare l’idea di istituzioni neutrali come la Procura nazionale antimafia e magari anche la Banca d’Italia”.
De Raho in Antimafia: “Esserci è mio diritto da parlamentare”
Esserci “è un mio diritto da parlamentare”. Lo ha detto il deputato del Movimento 5 stelle, Federico Cafiero De Raho, arrivando a Palazzo San Macuto dove oggi sarà audito il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, in relazione all’inchiesta della procura di Perugia sui presunti dossieraggi. Sulla sua presenza all’audizione erano state sollevate polemiche da parte di Forza Italia dal momento che all’epoca dei presunti accessi illegali, Cafiero De Raho era procuratore nazionale antimafia.
Procura Roma apre fascicolo senza indagati su accuse a Gravina
Il procuratore Capo di Roma, Francesco Lo Voi, ha convocato un incontro in procura, con i magistrati inquirenti che hanno aperto un fascicolo, sulle accuse contro il presidente della Figc Gabriele Gravina, dopo la segnalazione della Dna catalogata con la voce ‘presunte attività ‘illecite’, finita in procura a Perugia dopo lo scandalo del Dossieraggio. Al momento nel fascicolo non ci sono ancora indagati e nemmeno ipotesi di reato. Durante l’incontro si è anche discusso sulla competenza territoriale sull’acquisto di un appartamento a Milano.