Il nodo alleanze continua ad agitare il centrosinistra. All’indomani del vertice tra Enrico Letta, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli è Carlo Calenda a imporre il suo ‘no’ a Sinistra Italiana e Verdi. “A queste condizioni non c’è spazio per loro nella coalizione”, scrive su Twitter il leader di Azione commentando una nota in cui il numero uno di Sinistra Italiana dice che l’agenda Draghi “non esiste”.
“Direi che abbiamo raggiunto un punto di chiarezza. Mi pare del tutto evidente che c’è una scelta netta da fare per il Partito Democratico che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l’opposto. A queste condizioni per quanto ci concerne non c’è spazio per loro nella coalizione“, scrive l’ex ministro dello Sviluppo Economico.
Direi che abbiamo raggiunto un punto di chiarezza. Mi pare del tutto evidente che c’è una scelta netta da fare per il Partito Democratico che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l’opposto. A queste condizioni per quanto ci concerne non c’è spazio per loro nella coalizione pic.twitter.com/wGx6bZMZ14
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 5, 2022
Cerca di placare gli animi Dario Franceschini. “Carlo Calenda e Nicola Fratoianni fermatevi! Ci aspetta una sfida molto più grande dell’interesse dei nostri partiti: evitare che l’Italia finisca in mano a una destra sovranista e incapace. Per iniziarla e vincerla occorre rispettarci a vicenda e accettare le nostre diversità”, scrive su Twitter il ministro della Cultura e deputato Pd. Immediata la replica di Calenda: “Dario, il terzismo alla volemose bene con noi non funziona. Avete firmato un patto. NATO, rigassificatori, equilibrio di bilancio, revisione rdc, agenda Draghi. Dall’altro lato c’è una dichiarazione al minuto contro tutto questo. Chiarite. Punto”, replica su il leader di Azione su Twitter.
Di Maio: “Calenda disgrega coalizione”
“Sorprende, che alla fine proprio Calenda – che si innalza a paladino dell’anti-grillismo – nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti. Con questo atteggiamento sta solo disgregando la coalizione di centrosinistra prima ancora che si formi, facendo un regalo alle destre. Ovviamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto”. Così in una nota Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico. “Dopo essere partito dal ‘grande centro’, Calenda è diventato un ‘gregario’ della coalizione di centrosinistra. Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra”. Così in una nota Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico.