“Vogliamo una campagna elettorale senza influenze esterne e chiediamo al governo Draghi e all’intelligence di garantirla perché stanno uscendo notizie su chi ha tramato con la Russia di Putin”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine dell’assemblea di Coldiretti. “Noi vogliamo che la campagna elettorale sia libera dalla presenza russa e che nessuna forza politica agisca sotto l’influenza di una potenza con cui non possiamo avere buoni rapporti e che sta dall’altra parte rispetto a noi”, ha aggiunto Letta, soffermandosi anche sulle nuove indiscrezioni di stampa sui rapporti tra la Lega e il governo russo: “Le rilevazioni di oggi sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi”.
Il segretario del Pd ha preannunciato interrogazioni parlamentari sulla vicenda e dichiarato che il caso sarà portato all’attenzione del Copasir: “Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine”. Si è rivolto anche a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e possibile candidata premier per la coalizione di centrodestra, chiedendole “se condivide di stare accanto a un partito che, secondo le rivelazioni, avrebbe tramato per gli interessi della Russia”.
Il leader dem ha commentato l’accordo elettorale raggiunto dal centrodestra secondo cui il partito che raccoglie più voti indicherà il premier. “La loro decisione è stata semplice ed è arrivata presto, anche perché Salvini e Berlusconi si sono arresi a Meloni”. E con riferimento al centrosinistra ha detto: “La nostra discussione è tra chi vuole fare le scelte migliori nei tempi giusti”, aggiungendo che “Il nostro partito è un partito che ha riscoperto la parola prossimità, la voglia di stare sui territori”.