Il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, ha approvato lo spostamento dell’agenzia europea del farmaco Ema da Londra ad Amsterdam in vista della Brexit. “L’Europarlamento ha votato: l’Agenzia europea del farmaco si trasferisce ad Amsterdam! Crediamo che il lavoro dell’agenzia debba continuare senza interruzioni, ma è importante che in futuro il Parlamento europeo non sarà escluso dal processo co-decisionale”, ha scritto su Twitter il gruppo del Partito popolare europeo (Ppe).
.@Europarl_EN voted: European Medicines Agency is relocating to Amsterdam! We believe the Agency’s work has to continue without interruptions but it’s important that in the future the EP will not be excluded from the co-decision process.
— EPP Group (@EPPGroup) 15 marzo 2018
Il testo, che rende esecutivo il trasferimento della sede ad Amsterdam, è stato approvato con 507 voti a favore, 112 contrari e 37 astenuti. Si tratta però di un sì condizionato, ha spiegato l’eurodeputato Giovanni La Via, del Ppe. L’Europarlamento, infatti, “pressa la Commissione Ue e le autorità olandesi a consegnare le nuove strutture in tempo in modo da assicurare una transizione liscia per l’agenzia e fare in modo che si trasferisca nella sua sede temporanea non più tardi del 1° gennaio del 2019 e nel quartier generale permanente non oltre il 16 novembre del 2019“, si legge in una nota del Parlamento europeo.
“Siamo preoccupati del rischio di ritardi nella costruzione del nuovo edificio Vivaldi ad Amsterdam, dal momento che questo potrebbe causare un peggioramento nel flusso di lavoro dell’agenzia, che è esattamente ciò che vogliamo evitare”, ha dichiarato il relatore La Via, spiegando appunto che “al testo legislativo abbiamo aggiunto delle condizioni, in modo da evidenziare le scadenze da rispettare per la consegna e in modo da istituire un obbligo, per Commissione Ue e autorità olandesi, di riferire ogni tre mesi sullo stato delle cose nei lavori di aggiustamento e costruzione”.
La Via, inoltre, evidenzia che “gli Stati membri non dovrebbero aspettarsi che il Parlamento europeo si limiti ad approvare automaticamente le loro decisioni” ed esprime rammarico che il ruolo di co-legislatore dell’Europarlamento non sia stato rispettato nella scelta della nuova sede dell’agenzia. “Per questo vogliamo che questa decisione venga portata a un trilogo, in base a una procedura di co-decisione”.
Comincerà adesso sulla questione il cosiddetto ‘trilogo‘, ovvero negoziati informali a tre fra Europarlamento, Presidenza del Consiglio Ue e Commissione.