Questa mattina la Squadra Mobile di Latina ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 28 Gennaio 2020 dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di cinque persone tra cui l’ex coordinatrice regionale del Lazio per ‘Cambiamo’, Gina Cetrone, indagata a vario titolo per estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, reati aggravati dal metodo mafioso. Oltre a Cetrone figurano anche Armando Di Silvio, detto Lallà, Gianluca e Samuele Di Silvio, Umberto Pagliaroli.
Le indagini in questione costituiscono l’esito di un ulteriore approfondimento investigativo che questa Squadra Mobile sta conducendo, sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia di Roma, circa le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo . In particolare, veniva ricostruito che nell’Aprile del 2016, Gina Cetrone e Umberto Pagliaroli , quali creditori nei confronti di un imprenditore di origini abruzzesi, in relazione a pregresse forniture di vetro effettuate dalla società Vetritalia SRL, società a loro riconducibile, richiedevano l’intervento di Samuele e Gianluca Di Silvio, Agostino Riccardo per la riscossione del credito in questione, previa autorizzazione di Amando Di Silvio detto “Lallà”, capo dell’associazione di stampo mafioso a lui riconducibile.
Gli inquirenti hanno riscontrato alcuni illeciti connessi a competizioni elettorali nella provincia di Latina. In dettaglio, Agostino Riccardo e Renato Pugliese , proprio su determinazione di Cetrone e Umberto Pagliaroli, costringevano addetti al servizio di affissione dei manifesti elettorali di altri candidati alle elezioni comunali di Terracina del Giugno 2016, ad omettere la copertura dei manifesti della candidata Gina Cetrone, costringendoli ad affiggere i propri manifesti solo in spazi e luoghi determinati, in modo che i manifesti di quest’ultima fossero più visibili degli altri.