La prima di Spalletti. Trascinata da un super Frattesi, l’Italia supera per 2-1 l’Ucraina e si rimette in corsa per la qualificazione diretta a Euro 2024. Il centrocampista dell’Inter firma una splendida doppietta nel primo tempo regalando al tecnico di Certaldo la sua prima vittoria alla guida della Nazionale. Frattesi sale a quota 3 reti in altrettante gare in maglia azzurra, il futuro è suo. Non basta all’Ucraina la rete di Yarmolenko, giunto a quota 44 a -2 dalla leggenda Shevchenko come miglior marcatore nella storia della sua nazionale. Una ottima Italia per circa un’ora di gioco, capace di riscattare la brutta prova in Macedonia. Oltre ai due gol, tante belle azioni offensive con combinazioni nello stretto che hanno messo in seria crisi la difesa ucraina. E’ mancata purtroppo la zampata vincente per rendere più ampio il divario, in particolare Raspadori ha avuto almeno 2 occasioni da sfruttare meglio. Tra i singoli, buona la prova di Zaniolo a destra e di Locatelli in mezzo al campo. Ottimo Scalvini in difesa, così come Donnarumma che nonostante i fischi è stato autore di un paio di parate determinanti.Spalletti sorprende tutti nel diramare la formazione dell’Italia.
Il ct azzurro lascia in panchina Immobile e schiera Raspadori come centravanti, con Zaniolo e Zaccagni ai lati. Il capitano pertanto diventa Donnarumma (fischiato al suo ingresso in campo), confermato come portiere, mentre in difesa la novità è Scalvini al fianco di Bastoni al posto dell’infortunato Mancini. A centrocampo altre due novità con Locatelli e Frattesi al fianco di Barella, vista l’assenza dell’ultima ora di Tonali. Nell’Ucraina, il ct Rebrov non recupera Yaremchuk e lascia fuori anche Mudryk schierando Dovbyk come centravanti con Sudakov a supporto. Il minuto di silenzio previsto dalla Uefa per omaggiare la memoria delle vittime del terremoto in Marocco è stato esteso anche alle vittime dell’alluvione in Libia. San Siro ha risposto come sempre presente, con più di 55.000 spettatori, di cui 2.300 ucraini. In tribuna i vertici dello sport italiano, dal ministro dello Sport Abodi al presidente del Coni Malagò al fianco naturalmente del presidente federale Gravina.
Presente pure l’ex ct ucraino Shevchenko, bandiera del Milan. In tribuna anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il Console Generale d’Ucraina a Milano Kartysh.Pronti via e dopo meno di cinque minuti Italia subito pericolosa con un destro di prima intenzione di Di Lorenzo dal limite, palla di poco alta. La squadra di Spalletti prova a chiudere l’Ucraina nella sua metà campo, molto attivo Frattesi sempre pronto ad inserirsi. I gialloazzurri di Rebrov, però, non badano solo a difendersi e quando recuperano palla si distendono subito in avanti sfruttando la velocità degli esterni. Al 10′ altra grande occasione per gli azzurri, con Raspadori che si libera in area di rigore ma spara alto a tu per tu con il portiere. E’ il preludio al gol, che arriva due minuti dopo firmato da Frattesi.
Il centrocampista dell’Inter approfitta di un assist di Zaccagni, bravo a soffiare la palla a Sudakov, e a battere il portiere con un destro secco rasoterra. San Siro esplode e trascina gli azzurri, che continuano ad attaccare a pieno organico. Italia vicina al raddoppio ancora in più occasioni con Frattesi, Barella e Raspadori. Si salva la difesa ucraina. Il raddoppio è nell’aria e arriva poco prima della mezzora ancora ad opera di Frattesi, bravo a battere il portiere con un diagonale rasoterra dopo un doppio rimpallo favorevole con Raspadori. La rete inizialmente annullata per fuorigioco viene poi convalidata dopo un check del Var. Dopo mezz’ora di dominio assoluto l’Italia si rilassa un attimo e rischia di far subito rientrare in partita l’Ucraina pericolosa con Dovbyk. Donnarumma non si fa sorprendere. Gli ospiti insistono e al 40′ accorciano le distanze con Yarmolenko, bravo a ribadire nella porta vuota una respinta miracolosa di Donnarumma carambolata sui piedi dello sfortunato Dimarco. Rete convalidata dopo un check del Var.Con fiducia ritrovata, l’Ucraina riparte di gran carriera nella ripresa e sfiora subito il pareggio con Dovbyk che entra in area da destra ma calcia alto.
La replica azzurra con Zaccagni, che tutto solo a centro area si divora un gol clamoroso su assist di Zaniolo. Ci prova poco dopo ancora Raspadori, su splendido assist di tacco di Zaniolo, ma sul destro dell’attaccante del Napoli di salva il portiere ucraino Buschan. Dopo circa un’ora di gioco Spalletti inserisce forze fresche con Gnonto per Zaccagni e Biraghi per Dimarco. Azzurri ancora pericolosi, questa volta con un colpo di testa di Scalvini su angolo, con palla di poco alta. Ci prova dal limite anche Zaniolo con un sinistro rasoterra respinto ancora da Buschan. Italia anche sfortunata quando Locatelli in mischia colpisce una traversa clamorosa. Spalletti vuole il terzo gol e manda in campo anche Retegui e Orsolini, al posto di Raspadori e Zaniolo ormai stanchi. Dentro nel finale anche Cristante per Barella. L’Italia sembra pagare un po’ la stanchezza e l’Ucraina prova ad approfittarne avanzando il suo baricentro tanto da sfiorare anche il pareggio con un colpo di testa di Konoplya su cross da sinistra del velocissimo Mudryk. La replica azzurra in contropiede con Gnonto però che si divora una chance clamorosa, poi poco dopo pericoloso anche Di Lorenzo di testa su angolo e ancora l’attaccante del Leeds con un tiro che un difensore ucraino per poco non devia nella propria porta. Ultimi brividi nel recupero, poi al triplice fischio dell’arbitro esplode la gioia di Spalletti e dei suoi giocatori. E’ azzurra la notte di San Siro.