RaiPlay celebra Antonello Falqui, un gigante della televisione italiana scomparso a Roma all’età di 94 anni, presentando sulla home page una selezione dei suoi spettacoli che hanno fatto la storia della Rai introdotti da un’intervista esclusiva concessa per ricordare il suo primo grande successo: Studio Uno. La raccolta dei successi del maestro presentati in versione integrale su RaiPlay comprende: le prime tre stagioni di Studio Uno, il varietà che ha segnato la storia della televisione italiana, anche grazie all’esordio delle gemelle Kessler, alla conduzione di Mina, nell’edizione del 1961 e del 1965, di Walter Chiari, nell’edizione del 1963, ed ad un cast straordinario che comprende il Quartetto Cetra, Lelio Luttazzi, Rita Pavone e tanti altri.
Insieme al suo primo grande successo sono disponibili sulla piattaforma digitale della Rai molte altre tappe della sua carriera di grande regista televisivo che attraversano oltre 25 anni della televisione italiana: Teatro 10 condotto da Alberto Lupo, Dove sta Zazà con l’indimenticabile Gabriella Ferri, Milleluci ancora con Mina e Raffella Carrà, Fatti e Fattacci, un varietà itinerante con Gigi Proietti e Ornella Vanoni, Bambole non c’è una lira, che vede la partecipazione tra gli autori di Maurizio Costanzo, Il Ribaltone con Loretta Goggi, Giochiamo al Varietè, una straordinaria collana di speciali dedicati al grande cabaret italiano, Attore Amore mio, una parodia del teatro affidata al genio di Gigi Proietti per finire con Al Paradise, uno dei suoi ultimi varietà con la partecipazione di Oreste Lionello e Milva.
Insieme alla straordinaria carrellata dedicata ai grandi varietà su Raiplay è disponibile anche una delle poche regie di serie televisive firmate dal maestro: ‘Giandomenico Fracchia – sogni proibiti di uno di noi’, nel quale Paolo Villaggio, reduce dal grande successo cinematografico di Fantozzi, tornava a misurarsi con il pro-genitore televisivo della sua mitica maschera. Nell’intervista esclusiva per RaiPlay Antonello Falqui ripercorre l’ideazione, la nascita e lo sviluppo di Studio Uno attraverso un’imperdibile serie di aneddoti, racconti esclusivi e ricordi personali della produzione che ha segnato la sua carriera, la storia della Rai e, in fondo, di tutti noi.