Question time alla Camera per il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Sulla flat tax, il ministro ha rassicurato sui tempi: “Si inizierà ad implementare la riforma fin dalla prossima legge di Bilancio, secondo un cronoprogramma graduale, il cui contenuto è allo studio. Il governo è intenzionato a operare una ricomposizione delle spese e delle entrate per rendere questi due aggregati di bilancio mirati alla crescita”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, al question time alla Camera.
Per quello che riguarda la pace fiscale ha invece sottolineato: “Il governo sta delineando una riforma strutturale del fisco ed in questo ambito esaminerà anche gli aspetti del provvedimento denominato pace fiscale”, ma questo non significa “parlare di nuovi condoni” semmai di “un nuovo rapporto con i contribuenti”. “Il provvedimento – spiega ancora – terrà conto delle effettive difficoltà dei contribuenti a far fronte ai loro debiti”.
Sulla legge di Bilancio: “Credo che sarà la su adefinizione a permettere ai mercati finanziari di capire meglio l’impostazione della politica economica del governo, riducendo l’incertezza che ancora pesa sul rifinanziamento del nostro debito pubblico e dunque mettendo in sicurezza i risparmi degli italiani. Il governo vuole portare avanti una “politica di bilancio volta alla riduzione del rapporto deficit-Pil” senza “peggiorare il saldo strutturale dei conti pubblici”, prosegue il responsabile del Mef, e “tali obiettivi sono coerenti con il rispetto del parametro del 3%”.
Inoltre “è stato avviato un dialogo con la Commissione europea per fissare per il 2019 un deficit programmatico coerente con gli obiettivi di governo“. “Implementeremo le riforme previste dal programma di governo con gradualità e rimodulando entrate e uscite”, aggiunge. “Puntiamo al rilancio investimenti pubblici, ed è chiaro che in questo momento la Commissione non possa ufficialmente accettare che siano fuori dal rapporto deficit/Pil, ma certamente valuterà attentamente e in modo significativo se il prossimo Bilancio vedrà riprendere quota agli investimenti pubblici e questo sarà considerato anche dai mercati finanziari”, conclude.