E’ scontro tra Matteo Salvini e i magistrati dopo la sentenza sui fondi della Lega. Per il ministro dell’Interno “è chiaro che cercano di metterci i bastoni fra le ruote” ed è “evidente che qualcuno non si rassegna al fatto che Salvini sia al governo”. Perché, spiega in un’intervista alla Stampa, “quello che sta subendo la Lega è un processo politico senza precedenti. Anzi, sì, uno c’è: è successo qualcosa del genere in Turchia, quando a un partito fu sequestrato tutto il patrimonio prima ancora della condanna e poi la stessa magistratura fu costretta a restituirglielo”.
Ed ecco arrivare la dura replica di Magistratura democratica. “Non siamo di fronte alla valutazione critica di provvedimenti e di iniziative giudiziarie che in uno stato di diritto è legittima ed essenziale, ma ad affermazioni inaccettabili, che evidenziano toni e contenuti intimidatori. L’accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all’esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità”, affermano la segretaria di Md Mariarosaria Guglielmi e il presidente Riccardo De Vito.
“Contrapporre l’accertamento giudiziario alla volontà espressa dal consenso elettorale – sottolineano – significa riproporre una visione falsamente democratica del potere come immunità dal controllo di legalità, svolto da un’autorità giudiziaria indipendente. La magistratura è consapevole e attenta ai limiti delle sue funzioni e non si interessa di chi esercita la funzione di indirizzo politico. Come in passato, temiamo la pretesa di esercitarla al di fuori dei vincoli che pone la Costituzione a tutela dell’eguaglianza di tutti di fronte alla legge e dell’indipendenza della magistratura”.
Si scaglia contro Salvini anche il Pd. “Quarantanove milioni di euro – scrive il vice presidente della Camera Ettore Rosato su Facebook – sono una cifra enorme ed è quanto la Lega deve restituire a tutti i cittadini. Più di un tribunale ha infatti stabilito che tra il 2008 e il 2010 la Lega utilizzò in modo improprio e truffaldino i finanziamenti pubblici. Denaro che doveva servire per attività politiche – insomma per l’esercizio della democrazia- venne investito in lingotti e diamanti, nonché per arricchire a livello personale dirigenti della Lega. Invece Salvini vuol far passare l’idea che ci sono dei magistrati cattivi che se la prendono con lui. Incredibile! E vergognoso il silenzio dei grillini dalla doppia morale, scandaloso che lo sberleffo alle sentenze arrivi da chi dovrebbe difendere la legalità e i principi di democrazia”.
Dello stesso parere anche la senatrice Valeria Valente. “Bonafede continua a rilanciare il ddl anticorruzione per coprire le parole di sfida e delegittimazione del suo Governo e Salvini verso la magistratura. Ma non è la magistratura la principale protagonista della lotta alla corruzione? Malafede perché non parli? Chi tace è complice”, scrive su Twitter la vicepresidente del gruppo Pd al Senato.