Scontro tra il governo e Atlantia, la società controllante di Autostrade per l’Italia che fa capo alla famiglia Benetton, dopo il disastro del Ponte Morandi e l’annuncio di una possibile revoca delle concessioni. Subito punita dai mercati, Atlantia si difende: “L’annuncio è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell’accaduto“. E ancora: “Pur considerando che anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione – secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate – spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili, le modalità di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della società”.
Pronta la replica di Di Maio: “Sono convinto che ci siano tutte le motivazioni per non pagare penali. Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano”. “La Borsa – aggiunge il ministro dello Sviluppo economico – aveva condannato Atlantia già prima che il governo annunciasse il ritiro della concessione autostradale”. “Politicamente dico che mentre stiamo ancora cercando di accertare il numero delle vittime, la salute dei feriti e lo stato delle aziende locali, Autostrade ci dice che gli spettano i proventi del contratto che gli taglieremo, questo è vergognoso. Non si può pensare anche in questi momenti al profitto”, sottolinea il vicepremier.
Le responsabilità, prosegue, “le stabilirà la procura. Noi, come ha detto giustamente il presidente Conte, ci limitiamo a aspettare i tempi della giustizia per quelle che sono le nostre competenze dal punto di vista politico e di governo per rfiuscire almeno a far capire ai cittadini che questo esecutivo garantirà sempre il rispetto delle regole”.
“Da oggi le lobby di questo Paese sanno che se lavorano con lo Stato italiano e non rispettano le regole, noi gli revochiamo le concessioni – continua Di Maio -. Non gli facciamo le proroghe e le norme di notte, come si faceva prima. Ricordiamoci che nello sblocca italia, nel 2015, fu inserita una ‘leggina’ nella notte che prorogava le concessioni ad Austrade per l’Italia in barba a qualsiasi regola sulla concorrenza”.
Per il ministro dello Sviluppo economico “non abbiamo solo un problema con quelle convenzioni e quei contratti, ma anche relativo al fatto che quando sono scaduti i termini sono stati prorogati, in passato, perché si finanziavano legalmente le campagne elettorali a destra e a manca. A me non l’ha pagata Benetton e quindi abbiamo la libertà di poter recedere da questi contratti”.
All’attacco anche Salvini. “Atlantia (Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli Italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova. Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro, che devono pagare. Il resto non ci interessa”, scrive il ministro dell’Interno su Facebook.