“L’Europa non è origine di insicurezza ma motore della rassicurazione. Dobbiamo raccontare un soggetto amico, senza Europa saremmo meno sicuri”. Così Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, parlando a un convegno a Roma organizzato da Democrazia Solidale dal titolo ‘Italia/Europa nel nuovo disordine mondiale’. “Serve impostazione lungimirante e globale che affondi radici nella nostra storia e nei nostri valori – aggiunge – Dobbiamo dire che è possibile rassicura i concittadini, senza far leva sulle pure. Questo è il compito più importante del governo”.
“L’idea di sottrarsi, di chiudere la finestra e mettere un argine non solo è un’illusione, perché il mondo continuerebbe ad entrare, ma è un errore”, ha avvertito il premier in riferimento alla situazione nel Mediterraneo, rilevando poi che “ci sono stati dei fatti incoraggianti” e sarebbe un atto di “grande egoismo dell’occidente non considerarlo tali”.
Rivolgendo lo sguardo poi al ballottaggio transalpino Macron-LePen, Gentiloni ha osservato: “Sono sicuro che domani avremmo un risultato pro Europa nel voto di un Paese amico e vicino come la Francia“. Tornando, invece, a parlare di questioni di casa nostra, il presidente del Consiglio ha confessato: “Sono rimasto molto colpito dalla richiesta del bonus mamme, 30-40 mila domande in poche ore. E’ una domanda a cui si deve e si può rispondere”. “Il welfare – ha concluso – non è un oggetto del 900 da mettere in soffitta”.