Una volta appresi i risultati numerici delle elezioni di oggi in Germania si apre il rebus delle possibili coalizioni per la formazione di un nuovo governo. Angela Merkel ha ribadito in serata che le opzioni sul tavolo restano due: una nuova Grosse Koalition di Cdu ed Spd; oppure una Coalizione Giamaica (che prende il nome dal colore dei partiti che la comporrebbero: nero, giallo e verde) fra Cdu, liberali della Fdp e Verdi.
Questo nonostante, subito dopo la diffusione dei primi exit poll alla chiusura delle urne, il leader della Spd Martin Schulz abbia annunciato che la Grosse Koalition è finita e il suo partito intende andare all’opposizione. Merkel ha infatti suggerito di riparlarne domani, non chiudendo definitivamente la porta. Di seguito si illustra cosa renderebbe possibile e cosa invece ostacola entrambe queste coalizioni.
1) GROSSE KOALITION (cioè Cdu/Csu e Spd) – Con questo tipo di alleanza, la cancelliera Angela Merkel ha governato per otto dei suoi 12 anni alla guida del Paese: dopo le elezioni del 2005 e a seguito delle elezioni del 2013 (fino a oggi).
PERCHÉ SAREBBE POSSIBILE? Merkel, che ha spostato l’asse dei conservatori verso il centro, sembra a suo agio a governare con la Spd. Una coalizione del genere avrebbe un’ampia maggioranza e potrebbe dare continuità, con a grandi linee un accordo interno, su Europa, Turchia, politica estera, immigrazione e questioni di sicurezza.
QUALI OSTACOLI? Viene considerata un’ultima spiaggia, soprattutto dalla Spd, che teme di diventare un partner di minoranza. Inoltre i socialdemocratici vogliono più enfasi su investimenti, istruzione, affrontare le diseguaglianze e pensioni eque, mentre i conservatori sono più concentrati sul taglio delle tasse. La Spd è inoltre riluttante a sostenere il previsto aumento delle spese nella Difesa.
2) COALIZIONE GIAMAICA (cioè Cdu/Csu, liberali Fdp e Verdi) – Questa coalizione non è mai stata sperimentata a livello federale, ma a livello locale è al governo nello Schleswig-Holstein da maggio del 2017.
PERCHÉ SAREBBE POSSIBILE? Non ci sono i numeri per stringere un’alleanza di governo a due, cioè soltanto fra il blocco di Merkel e i Verdi o fra il blocco di Merkel e i liberali (che già avevano governato in tandem a livello federale dal 2009 al 2013). Entrambi i partiti piccoli hanno sminuito la possibilità della Coalizione Giamaica prima del voto di oggi, ma potrebbero essere attirati dalla possibilità di andare effettivamente al governo. Tuttavia hanno chiarito che non sarà facile: “Non saremo un partner facile”, ha dichiarato stasera Katrin Göring-Eckardt, leader del partito dei Verdi; e il leader dei liberali, Christian Lindner, ha chiarito alla Zdf che il suo partito è disponibile per una coalizione ma non a tutti i costi.
QUALI OSTACOLI? I Verdi e la Fdp sono ai poli opposti dello spettro politico tedesco. Lo scontro sarebbe su politica fiscale, energia, Ue e migranti.
Gli ostacoli che dovrebbe affrontare una Coalizione Giamaica si muovono dunque su più piani. Per quanto riguarda l’Europa, Cem Ozdemir, uno dei leader dei Verdi, ha annunciato che il suo partito non intenderebbe unirsi al “populismo anti-europeo” in una coalizione con conservatori ed Fdp: nonostante i liberali siano tradizionalmente un partito pro-Ue, il giovane leader Christian Lindner ha respinto le idee presentate dal presidente francese Emmanuel Macron per una integrazione più profonda dell’Eurozona.
Si pone inoltre un problema di politica estera fra Fdp e Cdu: a proposito dell’Ucraina, Lindner ha detto che l’annessione della Crimea del 2014 da parte della Russia potrebbe essere accettata come soluzione provvisoria permanente, ipotesi difficilmente digeribile da Merkel. Quanto all’ambiente, i Verdi chiedono un impegno ad abbandonare il carbone entro il 2030, cosa su cui difficilmente gli altri partiti di un’eventuale Coalizione Giamaica potrebbero trovarsi d’accordo in questi termini.
Una sfida sarebbe anche la politica sui rifugiati, specialmente visto che Fdp e Csu (cioè il partito bavarese affiliato della Cdu di Merkel) hanno una linea più dura rispetto ai Verdi sulle restrizioni all’immigrazione. Infine una nota economica: l’economista Holger Schmieding di Berenberg Bank ha sottolineato che, nel caso di una Coalizione Giamaica, Wolfgang Schaeuble, il conservatore ministro delle Finanze dal 2009, dovrebbe cedere il suo posto alla Fdp. Questo, secondo Schmieding, farebbe “pendere un più di più la discussione nazinoale su seri tagli dell’imposta sul reddito”.