“Sforare il 3%? Se è necessario per mettere in sicurezza il Paese, anche sì“. Parola del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ospite alla Festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca). “Credo che sia interesse anche dell’Europa. Il fatto che negli ultimi 20 anni non si siano fatti più investimenti seri, soprattutto per il mantenimento delle infrastrutture di questo Paese, rende indispensabile e urgente mettere mano non solo ai ponti, ma anche a scuole, edifici pubblici a rischio, situazioni per cui dobbiamo intavolare con la Ue un negoziato serio”, ha spiegato nel corso dell’intervista con Peter Gomez.
Giorgetti ha parlato poi dell’inchiesta sulla Lega e del tribunale del Riesame di Genova, chiamato ad esprimersi il 5 settembre prossimo sul sequestro dei fondi del partito. “I soldi sono già stati presi dalla magistratura, quindi noi in questo momento non abbiamo più nulla. Il problema che si deciderà il 5 settembre è se tutti i futuri proventi che confluiscono nelle casse della Lega vengono requisiti automaticamente. A quel punto lì è evidente che un partito non può più esistere. Se ci dovesse essere questo tipo di interpretazione da parte della magistratura, noi la contestiamo non in quanto tale ma perché frutto di una decisione non ancora definitiva. Cioè la conseguenza sarebbe definitiva nel senso della chiusura del partito, ma rispetto ad una sentenza di primo grado. Se questa cosa venisse fatta dopo l’appello e la Cassazione, io non avrei nulla dire”.
Sul capitolo migranti, il sottosegretario ha confermato di essere d’accordo sulla linea dura portata avanti in questi mesi dal governo. “L’Italia deve dimostrare di essere uno Stato serio, deve dimostrare fermezza, uno Stato deve avere dei confini. Se dimostri fermezza chiudi il tema degli arrivi, se chiudi gli arrivi poi puoi discutere dei migranti che ci sono qui, rimpatriare quelli che non hanno diritto di essere qui e regolarizzare quelli che invece hanno diritto di essere qui”.
Infine una battuta su Salvini: “E’ permaloso, bisogna stare attenti a fargli una critica, ci sono delle tattiche per fargliele arrivare…”.