Jan Hirt conquista l’Aprica, Jai Hindley si avvicina alla maglia rosa di Richard Carapaz e Vincenzo Nibali risale ancora in classifica, pur pagando qualcosa rispetto ai favoriti per la vittoria finale. È la fotografia sulla 16esima tappa del Giro d’Italia, 202 chilometri durissimi con partenza da Salò, passaggio sul Mortirolo e arrivo al Valico di Santa Cristina. La vittoria di tappa è andata come detto al ceco Hirt (Intermarchè-Wanty-Gobert), che a 31 anni centra il primo successo in un grande giro staccando l’olandese Thymen Arensman (Team Dsm), giunto a 7”.
“Ho avuto qualche problema durante la tappa. Mi è caduta la catena, poi ho avuto i crampi ma non mi sono mai arreso. Sono contento di essere riuscito a staccare i miei compagni di fuga sull’ultima salita e arrivare da solo al traguardo. Ho sempre detto che il mio risultato più grande sarebbe stato vincere una tappa al Giro d’Italia e adesso sono troppo felice per esserci riuscito”, ha detto Hirt dopo avere tagliato il traguardo. La volata per il terzo posto se l’è invece aggiudicata Hindley (Bora Hansgrohe) e non è un dettaglio da poco, visto che grazie all’abbuono è ora staccato di soli 3” dal leader Carapaz. L’ecuadoriano della Ineos Grenadiers è giunto nello stesso gruppo di Hindley insieme anche agli spagnoli Alejandro Valverde (Movistar) e Mikel Landa (Bahrain Victorious).
Al traguardo, la maglia rosa vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “E’ stata una tappa dura e alla fine devo dire che sono contento. Pensavo di vincere lo sprint per il terzo posto e prendere l’abbuono. Anche se non ci sono riuscito questa è comunque una buona giornata per me. È vero, ho perso qualche secondo da Hindley ma ho guadagnato di più su Almeida quindi il bilancio è positivo”, le parole di Carapaz. Il portoghese della Uae Emirates, uno dei possibili avversari di Carapaz per la vittoria finale, ha limitato comunque i danni chiudendo a 14” dal gruppo dell’ecuadoriano e ora è staccato di 44” in generale dove occupa la terza posizione davanti a Landa, quarto a 59”. Quanto a Vincenzo Nibali, lo ‘Squalo’ oggi è stato protagonista di uno solo squillo nel tratto in discesa dopo il Mortirolo ma ha chiuso a testa alta nel gruppo di Almeida. “Ho ceduto sull’ultima parte della salita, poi sono andato in gestione. Il ritmo imposto dalla Bahrain era davvero alto e niente, va bene così”, ha detto il siciliano. “Sono arrivato qui che stavo meglio, oggi ho pagato e vediamo per le prossime tappe. Ma è difficile, perchè un giorno va forte uno e un giorno un altro. E’ così”, ha aggiunto Nibali, che è comunque riuscito a migliorare la sua classifica e ora è quinto a 3’40” da Carapaz.
È andata anche peggio a Domenico Pozzovivo, costretto a rincorrere dopo una caduta all’inizio della discesa dopo il Mortirolo. “Non ci voleva, è stata una dinamica sfortunata. Ho avuto un problema ai freni e sono finito in un fosso. Ora vediamo innanzi tutto come va con le botte, ho dovuto fare un gran recupero e ho speso tanto. E niente, la mia carriera è così”, ha detto sconsolato il 39enne di Matera, ora sesto in classifica con un distacco di 3’48”. Domani si torna in sella per la 17/a tappa, la Ponte di Legno – Lavarone di 168 km con le ascese del Passo del Tonale, Giovo, Passo del Vetriolo e Monterovere.