Dure gare a porte chiuse e una terza vietata alla curva (il secondo anello verde). È questa la decisione del giudice sportivo di Serie A, Gerardo Mastrandrea, nei confronti dell’Inter per i cori razzisti e territoriali avvenuti mercoledì nel corso del match di San Siro con il Napoli. Due come i turni di squalifica inflitti a Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly, entrambi espulsi durante la partita. Il difensore ha ricevuto una giornata per l’ammonizione, in quanto già diffidato, e una per “l’ironico applauso al direttore di gara dopo l’ammonizione”; Insigne è stato anche multato anche di diecimila euro, per aver “rivolto al 48′ del secondo tempo al direttore di gara un epiteto gravemente insultante” e la sanzione è stata aggravata in quanto Insigne è capitano. Due turni di squalifica anche a Rade Krunic dell’Empoli. Squalificati per una giornata: Bentancur (Juventus), Vitor Hugo (Fiorentina), Andersen (Sampdoria), Brozovic (Inter), De Paul (Udinese), Di Lorenzo (Empoli), Ferrari (Sassuolo), Gerson (Fiorentina).
Nella motivazione, si legge, che l’Inter è stata sanzionata per “cori insultati di matrice territoriale, reiterati per tutta la durata della gara, nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, provenienti dalla grande maggioranza dei tifosi assiepati nel settore indicato e percepiti anche in tutto l’impianto” e al tempo stesso “per coro denigratorio di matrice razziale” indirizzato al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. Per quanto riguarda le ammende multa di 10mila euro alla Juventus “per avere suoi sostenitori, al 33′ del secondo tempo, lanciato un fumogeno nel settore occupato dalla tifoseria avversaria”, di 5000 euro al Bologna “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato alcuni fumogeni nel recinto di giuoco” e di 300 euro all’Atalanta “per avere suoi sostenitori, al 17′ del secondo tempo, lanciato un bengala sul terreno di giuoco”. L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri è stato sanzionato dal Giudice Sportivo con una ammenda di 10mila euro dopo la gara contro l’Atalanta “per avere, al termine negli spogliatoi, espresso valutazioni insinuanti nei confronti dei collaboratori della Procura federale”.