I test psicoattitudinali per i magistrati continuano a far discutere. Le valutazioni su una eventuale mobilitazione dell’Associazione nazionale magistrati su questo tema saranno al centro del prossimo Comitato direttivo centrale dell’Anm, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile. L’argomento è stato fissato all’ordine del giorno, dove si legge “introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura. Valutazioni”.
“È un provvedimento che mi pare sotto un certo profilo sfregiante nei confronti della magistratura, perché dà un messaggio ai cittadini secondo cui i magistrati hanno bisogno di essere controllati psichicamente“, sbotta il segretario generale dell’Anm, Salvatore Casciaro. “È un provvedimento di dubbia costituzionalità e demagogico, perché non ce n’è nessuna necessità: i magistrati vengono controllati sotto il piano dell’equilibrio, un parametro che costituisce una precondizione per l’esercizio della funzione giurisdizionale, lungo tutto l’arco della propria carriera”.