La maggioranza decide di non scegliere sul Global Compact for Migrations (Patto Globale per le migrazioni). La Camera approva (277 sì 224 no e 3 astenuti) la mozione M5S-Lega che, a un certo punto, dice: “Il governo si impegna a rinviare la decisione in merito all’adesione dell’Italia al Global Compact in seguito a un’ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata”. In parole povere significa che la maggioranza, non solo vuole aspettare il famoso dibattito parlamentare, ma anche cosa accadrà nei Paesi (150 circa) che hanno firmato il Global Compact per le Migrazioni l’11 dicembre scorso a Marrakech. Come si ricorderà, a Marakkech, l’Italia non c’era e Conte fece sapere che lui era sostanzialemte d’accordo sul documento (che, va ricordato, a suo tempo, l’Italia aveva approvato a livello di assemblea delle Nazioni Unite) ma che, viste le divergenze, era giusto rimettersi a una decisione parlamentare dopo approfondito dibattito. Se queste sono le premesse, la discussione è di là da venire e sarà difficile avere un parere del Parlamento nei prossimi mesi. Motivo? La maggioranza non lo vuole perché sa che sarebbe divisivo tra M5S e Lega.
A questo proposito sono emblematiche le parole del presidente della Camera, Roberto Fico che rappresenta l’anima di sinistra del Movimento, quella più vicina alle istanze umanitarie in materia di migrazione: “Vorrei partire dal Global compact for migration, dalla sua traduzione, Patto globale per le migrazioni. Questo significa che, siccome l’immigrazione è una problematica assolutamente globale, che tocca in modo trasversale tutto il mondo. Ecco perché per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti gli altri Paesi del mondo per affrontare questa problematica. Ed è chiaro che a quel tavolo ci devi stare e firmare un patto che affronti il fenomeno migratorio con un approccio globale, che poi è la posizione dell’Italia. Ogni Stato deve fare la sua parte”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico, al tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. “L’Italia deve inserirsi in un meccanismo internazionale di dialogo e l’Onu è la sede adatta, quindi l’Italia deve esserci sempre”, aggiunge.
Dure le opposizioni perché la “decisione di non decidere” scontenta tutti: il centrodestra perché avrebbe voluto un “no” netto e il centrosinistra perché avrebbe voluto una presa di posizione a favore: “Anche sul #GlobalCompact il governo è allo sbando. La maggioranza chiede di rinviare il voto. Giocano la loro propaganda sulla pelle del Paese ancora una volta”. Lo scrive su Twitter Maurizio Martina, candidato alla segreteria Pd.
Delrio – “La decisione della maggioranza è un altro duro colpo assestato alla credibilità internazionale dell’Italia. dice Graziano Delrio (Pd) – Tra ministri che dicono cose diametralmente opposte, partiti della maggioranza che evitano di entrare nel merito del documento avendo posizioni divergenti e il governo che ritira la penna della firma un attimo prima della conferenza di Marrakech dopo aver dato ampie assicurazioni diventa davvero difficile trovare una linea chiara e comprensibile”.
Speranza – “Cose mai viste. Sul global compact la mozione di maggioranza lega M5S impegna il governo a rinviare la decisione. È un governo allo sbando. Senza politica estera”. Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza.
Gasparri – Ed ecco Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “Ancora una volta il governo dopo aver detto tutto e il contrario di tutto si inchina ad altri organismi e subisce la decisione sul Global Compact. Con una mozione di maggioranza che non dice sostanzialmente nulla, si mette a rischio il futuro del nostro Paese esponendolo, per decisione altrui, all’invasione di nuovi flussi migratori provenienti dall’Africa. In ballo c’è la sicurezza dell’Italia, quindi si porti la discussione su questo delicato argomento in Parlamento e siano i veri rappresentanti del popolo a decidere sulla eventuale adesione”.