I cortei e le proteste contro il green pass hanno lasciato sul ‘campo’ 11 denunciati e 115 identificati a Milano, 18 denunce a Trieste. E dalla piazza di Pordenone, il leader della rivolta, il portuale Stefano Puzzer, ha evocato altre iniziative nei prossimi giorni invitando però a “non andare allo scontro”, a “non cadere nei tranelli”.
A Milano, la questura è convinta che lo scopo dei manifestanti, riversati nel centro cittadino e lungo le vie dello shopping per il sedicesimo sabato consecutivo, fosse quello di “creare confusione e bloccare il traffico”. O almeno, questi erano gli obiettivi delle 3mila persone che si sono staccate dal corteo ufficiale, nonostante il Questore Giuseppe Petronzi avesse prescritto un orario e un percorso specifici. La manifestazione “è stata sin da subito caratterizzata da insulti e spintoni verso operatori dei media”, spiega la questura. Il corteo, come hanno ricostruito da via Fatebenefratelli, in avvio composto da oltre 4mila persone, ha inizialmente seguito il percorso prescritto e, giunto in corso di Porta Romana, si è diviso in due prima di ricompattarsi in serata in Corso XXII Marzo; mentre circa 700 persone proseguivano regolarmente lungo le strade indicate nel provvedimento questorile, oltre 3mila persone hanno vagato lungo le vie della zona Crocetta e Beatrice d’Este con il deliberato scopo di creare confusione e bloccare il traffico. Numerosi gli episodi, registrati in quel momento, di reazioni verbali da parte di automobilisti adirati per la violenza del blocco della circolazione subita. Tra i cittadini esasperati che, dalle proprie abitazioni urlavano insulti ai manifestanti, pure una signora che, dal balcone di casa, ha lanciato sui manifestanti un secchio d’acqua. “Al netto del mancato rispetto di buona parte del percorso, il dispositivo della questura è riuscito a preservare le arterie più importanti sotto il profilo delle attività commerciali che rientravano appunto tra gli obiettivi dei manifestanti”, fa comunque sapere la questura.
A Trieste, dopo gli scontri avvenuti ieri sera in Piazza Unità con partecipanti al corteo no-green pass, sono state denunciate 18 persone, tra cui la promotrice della manifestazione, mentre per altre 6 persone è stato emesso il provvedimento del figlio di via obbligatorio. E’ inoltre in corso la visione dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica per individuare eventuali ulteriori reati a carico delle persone identificate e degli altri partecipanti ai disordini. L’esame delle immagini potrà accertare anche il mancato rispetto del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine durante il corteo del pomeriggio, oggetto di sanzioni amministrative.
Nei cortei ‘no pass’ di sabato in altre città di Italia non sono mancate le derive: a Trento, alcuni dimostranti hanno sfilato travestiti da deportati nei campi nazisti annunciando quale prossima mossa il boicottaggio dei mercatini di Natale. “La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. Abbiamo assistito a scene senza rispetto, senza pudore, senza umanità”, ha denunciato il sindaco, Franco Ianeselli.