La squadra che due anni fa aveva umiliato il PSG dei nababbi arabi fatica a ritrovarsi e ospita l’ambizioso Rennes: ma da quei giorni di gloria sono cambiate moltissime cose. La squadra arancione si è indebolita cedendo alcuni dei suoi giocatori più importanti e significativi e, cosa più importante, il club sembra essersi un pochino ‘indolenzito’, godendo degli allori recenti senza riuscirsi a rigenerarsi. Un processo per altro non facile per un club che quando vinse il titolo aveva un budget di 35 volte inferiore a quello del Paris Saint Germain: e non è che oggi la disponibilità economia del club sia aumentata considerevolmente.
Il Montpellier fatica a dare costanza alle sue prestazioni: globalmente fa molto meglio in casa di quanto non faccia fuori. Nelle ultime 18 partite di Ligue 1, ha perso sul proprio terreno solo una volta: contro il Lione nell’aprile scorso. Ed è imbattuto da quattro turni, una vittoria e tre pareggi. Il Rennes fa invece della difesa il suo punto di forza: la rete della squadra allenata da Montanier, il tecnico capace di portare in Champions la Real Sociedad, è inviolata da tre turni.
Il Montpellier privo dei difensore Bocaly e Tiene, che nelle prime 6 giornate ha segnato 2 gol; ma anche del centrocampista Stambouli, che fino a oggi aveva sempre giocato. Al Rennes mancherà un giocatore quasi indispensabile nella costruzione del gioco dei rossoneri, Alessandrini, uomo di qualità e che sa vedere la porta come testimoniano i dieci gol marcati lo scorso anno in 22 partite giocate ad alto livello nonostante un infortunio. Romain Alessandrini, classe 1989, è uno di quei talenti che si vedono giocare sempre volentieri, soprattutto in una squadra che ha fatto del talento dei propri vivai uno dei punti di forza, sia tecnici che economici, del proprio bilancio.
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