Una cosa è certa: il Novara non è squadra che dovrebbe occupare la posizione in classifica nella quale si trova: diciottesimo e con due sole vittorie all’attivo, il Novara ha dimostrato fino a oggi molto meno di quelle che sono le sue potenzialità. Errori, molti; ma anche parecchia sfortuna. E comunque la sensazione che la squadra sia in crescita e che abbia la possibilità presto di scrollarsi di dosso quella ruggine che sembra rendere difficili i meccanismi di gioco per i quali è stata allestita.
D’altra parte il Trapani è squadra che spesso si è dimostrata bella e piacevole da guardare sul campo e che pur confermando di avere l’unica ambizione di confermarsi anche per la prossima stagione quanto prima possibile in Serie B, ha raccolto dodici punti (uno in meno del Novara) giocando alcune partite in modo un po’ ingenuo e raccogliendo a sua volta meno del dovuto. Una classifica se non bugiarda sicuramente non del tutto sincera per entrambe le squadre che si trovano in una posizione di rischio e sono costrette a pensare alla concretezza e a punti immediati in questo quattordicesimo turno del campionato cadetto.
Roberto Boscaglia ha parecchio problemi per via della doppia squalifica che ha fermato Caccetta e Nizzetto così com’è confermata l’assenza di Terlizzi per infortunio: Lunco non è al top. In compenso rientra Mancosu.
Il Novara festeggia 200 panchine da professionista, ma senza un punto come minimo ci sarà ben poco da festeggiare: dunque il tecnico chiede un regalo ai suoi. Attenzione, concentrazione e possibilmente nessun errore in difesa perché quest’anno le distrazioni sono già costate anche troppo. Rubino (nella foto mentre festeggia un gol), in grande crescita di condizione, sarà schierato da titolare dal primo minuto per avvicinare la soglia delle marcature del mito Silvio Piola che ormai è distante soli quattro centri. Rubino, unico giocatore italiano a vestire un’unica maglia segnando almeno un gol in tutti i campionati professionistici (dalla A alla C2)
