Di nuovo espressioni razziste in un discorso di Trump. Durante un incontro al Congresso con veterani di guerra provenienti da una tribù nativa americana, il presidente degli Stati Uniti ha di nuovo parlato della senatrice democratica del Massachusetts Elizabeth Warren (nella foto) chiamandola ‘Pocahontas’. Nel suo discorso, ha usato la parola con accezione dispregiativa: “Eravate qui prima di chiunque di noi”, “anche se abbiamo un rappresentante al Congresso che loro dicono fosse qui da tanto tempo, la chiamano Pocahontas”.
Il riferimento è all’eroina nativa americana del 17esimo secolo, poi diventata personaggio di un popolare film d’animazione Disney. Trump aveva già fatto questo paragone, attribuendogli un senso non lusinghiero, parlando della senatrice democratica in campagna elettorale, quando aveva detto che Warren aveva antenati nativi. Warren, tra i più alti membri del partito democratico al Senato, è una riconosciuta esperta di legge e di economia, ha insegnato alla Harvard Law School e ha lavorato come consigliera dell’ex presidente Barack Obama, prima di essere eletta al Senato nel 2012.
“E’ davvero spiacevole che il presidente degli Stati Uniti non sia in grado di partecipare a una cerimonia in onore di questi eroi senza sputar fuori un insulto razzista”, ha commentato Warren all’emittente Msnbc. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha invece affermato che le parole pronunciate da Trump non rappresenterebbero un insulto a sfondo razziale. “Penso che ciò che la maggior parte della gente trova offensivo sia che la senatrice Warren menta sulla sua storia per portare avanti la propria carriera”, ha detto anche.
Ma Jefferson Keel, presidente del Congresso nazionale degli indiani americani, ha criticato “l’uso del nome Pocahontas come insulto: ancora una volta chiediamo al presidente di astenersi dall’usare il suo nome in un modo che ne denigri l’eredità”. Intanto, sui social media le parole del presidente sono diventate trend topic e la parola ‘Pocahontas’ è apparsa 12 volte al secondo su Twitter, secondo l’analisi di Zoomph.