Trentasette gare complessive, oltre 1600 punti assegnati in due giorni, senza contare le differenze in vasca di pochi centesimi. E alla fine tutto si riduce per mezzo punto che condanna gli Aqua Centurions e la voglia di rivincita sui DC Trident, che si prendono invece il terzo posto sul filo di lana (322 contro 321,5) confermando il risultato di Indianapolis. Capita anche questo nell’International Swimming League. Il rientro a pieno regime di Federica Pellegrini, l’ottimo inserimento di uno sprinter come Kristian Golomeev e – soprattutto – l’infuocato clima della piscina ‘Felice Scandone’ non sono bastati al team italiano presente nell’Isl per difendere il terzo posto conquistato con le unghie e con i denti nel sabato napoletano. “Fa malissimo, siamo qua per divertici ma anche per gareggiare. Il nostro obiettivo era migliorare e riuscire a battere i DC Trident. Ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo avuto un po’ di sfortuna – ha ammesso Fabio Scozzoli, uno dei leader della squadra con base operativa a Roma – Abbiamo perso tanti punti sabato con i quali oggi saremmo stati più sicuri”. Il riferimento è alla squalifica di Margherita Panziera nei 200 dorso e al malore avvertito da Philip Heintz durante i 400 misti. Punti persi che alla resa dei conti sono risultati fatali, nonostante gli squilli domenicali del solito Nicolò Martinenghi, secondo davanti allo stesso Scozzoli nei 100 rana, e di Simone Sabbioni, secondo nei cento dorso. “E’ andata bene fin quando non ci siamo trovati sotto di 0,5 punti. Su 200 e passa è una inezia, ma purtroppo fa parte del gioco – ha sottolineato Matteo Giunta, coach dei Centurions – I ragazzi hanno dato il 100%, è logico che arrivare dietro dà fastidio però non posso rimproverare niente”. Con due punti raccolti tra Napoli e Indianapolis (frutto del doppio quarto posto), sognare l’ingresso alla finale di Las Vegas – impresa che si presentava complicata già prima dell’esordio negli Usa – è diventato praticamente impossibile. Non a caso Giunta guarda già al futuro proiettandosi oltre l’impegno di novembre a Londra nel derby con le altre squadre europee. “Sono sicuro che la prossima stagione riusciremo a rinforzare il team, a cui faccio i complimenti per aver combattuto fino all’ultimo – ha sottolineato – L’importante in questa prima stagione era far vedere che l’Italia è presente, che il nostro pubblico rispetto agli altri ha qualcosa in più, che è stato uno show salvo in qualche raro caso che non si era mai visto”. Sotto quell’aspetto, vista l’atmosfera da stadio vissuta nel weekend alla ‘Scandone’, la missione è pienamente riuscita.
International Swimming League, gli Aqua Centurions di Pellegrini quarti nella seconda tappa
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