In Iran almeno 100 manifestanti sono attualmente a rischio di esecuzione e di condanne alla pena di morte. Lo riferisce la ong Iran Human Rights (IHR), con sede a Oslo, sottolineando che “la maggior parte delle famiglie è sotto pressione per rimanere in silenzio” quindi “si ritiene che il numero reale sia molto più alto”.
L’organizzazione spiega che l’elenco comprende sia i casi segnalati ufficialmente sia quelli denunciati da familiari e citizen journalists. Iran Human Rights, che fornisce un elenco delle 100 persone a rischio, non è stata in grado di confermare i dettagli di tutti i casi individuali e pertanto ha chiesto a chiunque abbia informazioni su manifestanti a rischio di accuse o condanne alla pena di morte di essere contattata.
“È importante notare che tutti gli imputati dei seguenti casi sono stati privati del diritto di avere un proprio avvocato, di un giusto processo e di un processo equo. Nei casi in cui sono riusciti a mettersi in contatto o a conoscere i dettagli dei loro casi riportati da compagni di cella e difensori dei diritti umani, tutti sono stati sottoposti a torture fisiche e mentali per costringerli a false confessioni autoincriminanti”, scrive la ong.