Anche Iran e Nigeria hanno una grande dignità calcistica: l’Iran arriva a questo Mondiale dopo aver vinto il suo girone di qualificazione asiatico al quarto turno, otto partite, sedici punti. Quarto turno significa che l’Iran di partite ne ha giocate parecchie per arrivare in Brasile: sedici, girando tutto il continente e segnando 30 gol al termine di un giro di qualificazioni massacrante.
Anche per la Nigeria il cammino non è stato semplice: eliminato il Kenya le superaquile hanno affrontato nel playoff la sorprendente Etiopia, battuta nettamente. Una squadra con tanti talenti giovani sui quali spiccano Musa del CSKA e Victor Moses del Liverpool con Obi Mikel del Chelsea a fare da uomo d’ordine e d’esperienza in tanto talento.
L’Iran dal canto suo ha un paio di talenti eccellenti come il ventenne Jahan Bakash che gioca nel Nec di Nimega e il 26enne Ghoochannejad, per tutti più semplicemente Reza: 10 gol in 14 partite ufficiali con la maglia dei ‘principi di Persia’.
Le due squadre sono praticamente appaiate nel ranking Fifa: Iran 43esimo e Nigeria uno spot più sotto.
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