Battere Adam Peaty, il dominatore della rana nell’ultimo quinquennio, già di per sé può essere considerata un’impresa. Farlo nella ‘sua’ piscina, l’Aquatics Centre, in cui il campione britannico si è consacrato nell’olimpo del nuoto, sembrava praticamente impossibile. Almeno fino ad oggi. Perché nel derby europeo dell’International Swimming League Fabio Scozzoli ha stampato un 25″62 da urlo, che gli ha permesso di eguagliare il primato personale e quello europeo (che detiene) e mettere in riga, tra gli altri, il campione olimpico e il russo Vladimir Morozov. Vero che non c’erano medaglie pesanti in palio, ma il segnale è comunque confortante in vista degli Europei in vasca corta in programma a inizio dicembre a Glasgow. “Questa vittoria dà fiducia per tutto quello che stiamo facendo – ha sottolineato il vicecapitano degli Aqua Centurions, terzi con 178 punti al termine della prima giornata di gare a Londra – Il 50 è potenza pura, può anche essere che tra una settimana faccio un pelo di più, ma questo per me vuol dire che la velocità c’è sicuramente e che posso giocarmela coi primi. Il tempo mi soddisfa pienamente, soprattutto perché nell’ultimo periodo facevo veramente fatica a trovare velocità”. In realtà il ranista di Lugo in carriera si era già messo alle spalle Peaty, a Copenaghen nel 2017, proprio nella rassegna continentale in vasca corta. Ripetersi a due anni di distanza non può che fare piacere, ma Scozzoli precisa che “non c’era solo lui qui, ovviamente lui è il più forte, ma in vasca corta diventa umano – ha spiegato l’azzurro – Il campo partenti di questo 50 è forse il meglio che ci può essere in Europa. Direi che non mancava nessuno, sono contento e soddisfatto”.
Lo stesso stato d’animo con cui hanno momentaneamente salutato l’Aquatics Centre gli Aqua Centurions, il team di matrice italiana, che si trova al termine della prima giornata davanti agli Iron forte della miglior prestazione parziale ottenuta finora in Isl (178 punti contro i 174 di Napoli e i 163,5 di Indianapolis). Oltre all’exploit di Scozzoli coach Matteo Giunta può sorridere anche per il secondo posto di Margherita Panziera nei 200 dorso e per quello di Matteo Rivolta nei 100 delfino. Federica Pellegrini invece si è piazzata terza nei suoi 200 stile (1’53″28), dietro alla coppia degli Energy Standard Kayla Sanchez e Femke Heemskerk. Inoltre proprio nell’ultima gara in programma è arrivato il primo trionfo assoluto dall’inizio della manifestazione in staffetta, complice la squalifica degli Energy Standard. La 4×100 stile libero maschile composta dall’ultimo arrivato Vladislav Grinev, da Breno Correia e dagli azzurri Luca Dotto e Alessandro Miressi (3’07″86) ha preceduto Iron e London Roar2 mettendo la ciliegina sulla torta in una prima giornata più che positiva e che fa ben sperare, in merito alla truppa azzurra, in vista della spedizione in terra scozzese. Per quanto riguarda poi l’accesso in finale, come da pronostico non sembra in discussione la supremazia di Energy Standard e London Roar, anche in virtù del momentaneo ultimo posto degli Iron. La squadra di casa insegue (238 contro 224 punti) e sogna il ribaltone domenica, ma in fondo la vera sfida tra le due superpotenze europee di fatto è solo rinviata di un mese to a Las Vegas. Dove in palio ci sarà il primo titolo di Isl.