Altro che amichevole… Italia-Germania è la madre di tutte le partite: più di Italia-Francia, Italia-Spagna, più di qualsiasi altra sfida ad altro livello che veda l’azzurro di scena su un campo di calcio. Perché contro la Germania ci sono state vittorie storiche, trionfi indimenticabili, partite che hanno fatto epoca e ispirato tesi di laurea, libri, film. Da Messico ’70 in poi, con la leggendaria vittoria per 4-3 di Riva e compagni alla sfida di Dortmund che fu il prologo al cielo azzurro sopra Berlino. Troppi i ricordi, troppe le emozioni. Troppe le lacrime: quasi sempre di gioia.
Quella del Meazza di San Siro è la diciannovesima sfida che vede di fronte Italia e Germania le squadre che hanno vinto il maggior numero di titoli mondiali (Brasile a parte): e stiamo considerando solo le partite che hanno seguito il crollo del muro di Berlino, e dunque l’unificazione di Germania Est e Germania Ovest. Se contiamo anche i precedenti tra l’Italia e la cosiddetta FDR, la Repubblica Federale Tedesca appartenente al blocco occidentale, le partite da inserire in database diventano trentadue dal dopoguerra a oggi.
L’Italia sotto un aspetto puramente statistico è in netto vantaggio con quindici vittorie, sette sconfitte e nove pareggi. Ma le sette sconfitte, e questo è un dato indubbiamente molto significativo, sono arrivate tutte in amichevole. C’è addirittura chi, in Italia, tifa per le sconfitte in amichevole contro i tedeschi: se poi nelle partite che contano arrivasse sempre una vittoria.
Tra le vittorie epiche il 4-3 di Messico ’70, il 3-1 della finale di Spagna ’82, il successo di Dortmund al Mondiale 2006 (2-0 con Grosso e Del Piero) e il più recente 2-1 di Varsavia all’Europeo 2012, con doppietta di Balotelli.
Nel roster tedesco c’è un solo giocatore impegnato nel nostro campionato, Klose: che per altro sarà assente per infortunio (cosa che diventa un problema anche per la Lazio). Ormai sono lontani i tempi di Matthaeus, Voeller, Effenberg, Sammer, Brehme, Briegel o Klinsmann. Spesso battuti sul campo i tedeschi… ma hanno abbastanza soldi per tenersi tutti i campioni che hanno in casa loro… E sotto l’aspetto del settore giovanile, beh… le generazioni tedesche a venire avranno di che divertirsi a giudicare dal livello delle loro nazionali under e delle loro scuole calcio.
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