Essere sotto 6-0, 5-0 e fronteggiare un match point sul proprio servizio non è sicuramente una situazione di punteggio comoda, soprattutto facile da ribaltare. Un’impresa riuscita invece alla britannica Tara Moore nel primo turno del torneo ITF World Tour da 25mila dollari di montepremi a Sunderland: la 26enne nata a Hong Kong, numero 479 Wta (con un best ranking di numero 145 del mondo) non si è arresa e alla fine ha superato con il punteggio di 0-6, 7-6(7), 6-3 la francese Jessika Ponchet, numero 201 della classifica Wta, completando quella che è stata subito rinominata in patria (anche dalla BBC) come una delle più grandi rimonte della storia del tennis.
Moore (nove titoli ITF e il secondo turno di Wimbledon nel 2016) ha evitato l’umiliante doppio ‘bagel’ anche in maniera assai fortunosa, visto che sul fatidico 30-40 nell’effettuare uno smash all’indietro non colpisce in maniera pulita la palla che prende il nastro e manda ancor di più fuori tempo la sua avversaria, ricadendo poi appena al di là della rete, sulla linea laterale. A testimoniare come ha salvato il primo dei due match point un video caricato da un appassionato su Twitter, post commentato dalla stessa Tara, tra le risate, con un simpatico “never in doubt” (mai in dubbio), consapevole che sarebbero bastati appena pochi millimetri per cambiare volto alla giornata.
Una rimonta del genere è davvero rara. La situazione più simile a portata di mano (e a livelli decisamente più elevati) si verificò nei quarti di finale del Roland Garros del 1993 quando Mary Jo Fernandez era sotto 1-6, 1-5 contro Gabriela Sabatini. L’americana non si perse d’animo mentre l’argentina cominciò a tremare. Finì 1-6. 7-5. 10-8 per Mary Jo.