Mihajlovic torna sul luogo del delitto: indipendentemente dal fatto che abbia vestito anche la maglia della Lazio, sono molti i tifosi giallorossi che ricordano un giovanissimo, potente e ancora un po’ inesperto Sinisa con la maglia della Roma. E sono molti soprattutto quelli che quando la Roma era indecisa sulla strada da prendere (si parla del periodo post-Montella, quando venne scelto Luis Enrique e di quello che poi portò a Zeman) avrebbero visto volentieri sulla panchina romanista proprio Mihajlovic, un tecnico che stava già facendo vedere delle ottime cose e che la qualifica di allenatore sembrava averla nel DNA.
Il suo percorso con la Sampdoria parla da solo: da una zona retrocessione e dall’incubo, la squadra blucerchiata si è tirata fuori dal fango, ha vinto il derby di ritorno con il Genoa e ha considerevolmente migliorato i suoi standard offensivi e difensivi. E non è che la società abbia fatto follie di mercato. Diciannove punti in undici partite per la Samp dall’arrivo di Sinisa Mihajlovic: i blucerchiati ne avevano raccolti appena nove nelle precedenti dodici gare.
Oggi Mihajlovic cercherà di bloccare una Roma che è reduce dalla sconfitta in Coppa Italia contro il Napoli, la seconda della stagione diretta da Garcia, e che vuole un rilancio anche per approfittare della contestuale sconfitta della Fiorentina nell’anticipo contro l’Inter. Le posizioni di Champions League devono ancora essere messe al sicuro.
La Samp rappresenta un ostacolo non graditissimo per i giallorossi che hanno vinto solo due delle ultime otto sfide di campionato con la Sampdoria con tre vittorie blucerchiate in questo parziale. Non solo: la Sampdoria ha proprio nella Roma la squadra più battuta di sempre nella sua storia di Serie A con 39 successi.
Ma all’Olimpico le cose non sono così semplici per i blucerchiati, spesso vincenti a Marassi e molto più raramente passati indenni dalla tana della lupa con 42 vittorie a otto per la Roma con Totti che ha marcato ben 14 gol alla squadra genovese. All’andata a Marassi fu 2-0 per la Roma con Gervinho (nella foto AP-LaPresse) che marcò il suo primo gol italiano e vantaggio di Benatia.
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