Bloccare colossi come Facebook, WhatsApp e Google, che gestiscono i dati dei cittadini? “Noi come Antitrust non dobbiamo bloccare i colossi perché questi colossi hanno dato a tutti noi dei servizi, tutti noi usiamo le piattaforme internet e ne traiamo grandi vantaggi. Dobbiamo combattere quando i giganti del web adottano comportamenti contrari alle esigenze del consumatore o essi stessi bloccano l’innovazione che viene da nuovi soggetti”. A dirlo il presidente della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella, rispondendo ai cronisti, a margine del convegno ‘Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea’, organizzato a Treviso dallo Studio Rucellai & Raffaelli di Milano, al via oggi.
“Le sanzioni dell’Antitrust”, continua il numero uno dell’Agcm, “sono aumentate e sono un vero deterrente per scoraggiare quei comportamenti che fanno male alla economia e al consumatore. L’Antitrust in Italia come in Europa è al servizio del consumatore per rafforzare il suo benessere, ma anche al servizio dell’economia”.
“In Italia abbiamo il problema di rafforzare la crescita economica e di stimolare l’innovazione: questo significa combattere le rendite di posizione, combattere chi non vuole innovare e chi vuole chiudere i mercati e favorire il tessuto imprenditoriale che è la ricchezza del nostro paese per creare una economia più forte con imprese che non hanno eguali in Europa e sono aperte ai mercati mondiali”, aggiunge Pitruzzella.
Poi il presidente elenca le priorità dell’Autorità, che “sono orientate su due direzioni. La prima è combattere quelle imprese che bloccano e cercano di contrastare l’innovazione. Questo riguarda ad esempio l’economia digitale e la realizzazione della rete della banda ultra larga nel nostro Paese. La seconda direzione è la lotta alle diseguaglianze: come Autorità abbiamo un occhio anche a questo”.
“In Italia come nel resto del mondo sono aumentate le diseguaglianze. Va posto un rimedio certamente con delle politiche di redistribuzione verso i più deboli e i più colpiti dalla crisi, cosa che è compito della politica – spiega Pitruzzella, fra i numerosi relatori del convegno di Treviso – . Ma bisogna anche combattere coloro che sfruttano i consumatori più deboli. Innovazione è anche lotta a quei comportamenti delle imprese che vanno contro le fasce dei consumatori più deboli. Ad esempio nei mercati digitali, delle telecomunicazioni, dell’energia, nel settore farmaceutico, ma l’Antitrust è stata molto presente anche nelle grandi gare per i contratti con la Pubblica amministrazione. Abbiamo sanzionato con centinaia di milioni di euro degli accordi tra le imprese che partecipavano alle gare Consip”.
“Questo intervento – evidenzia Pitruzzella – giova anche ai nostri cittadini, perché gli accordi fra imprese significano un innalzamento dei prezzi che si scaricano sul bilancio pubblico e quindi su tutti noi che paghiamo le tasse”.