Pace fiscale e autonomia saranno le priorità del prossimo governo. Sul punto Matteo Salvini non ha dubbi. Un’autonomia, spiega il leghista in diretta Facebook, che potrà essere concessa a “tutte le Regioni che decideranno di gestire in maniera trasparente quello che lo Stato non riesce a gestire”. Per quanto riguarda la giustizia “nessuno sconto di pena per i reati più gravi” e poi “penso a una norma finalmente chiara sulla legittima difesa”. Sul capitolo infrastrutture, Salvini ritiene che ridiscuterle sia “da persone intelligenti” ma quello che nascerà “non può e non deve essere un governo dei blocchi, ma della crescita e del sorriso”.
Il leader del Carroccio torna poi ad insistere su Paolo Savona al Mef. “Io sono e sarò orgoglioso di essere rappresentato, se lo sarò, da qualcuno che permetterà all’Italia di tornare al centro. Non ho dubbi”.
“Pare qualcuno non voglia Savona ministro dell’Economia. Una personalità specchiata, riconosciuta, apprezzata che ha già fatto il ministro dell’Industria in passato, ha lavorato con Confindustria, con Bankitalia, ha lavorato con le imprese e le banche. Qual è il difetto di questo professore dignitissimo e orgogliosissimo che vuole rimettersi in gioco? Pare in passato abbia avuto dei dubbi sull’utilità dell’euro e di questa struttura dell’Ue. Domando a me stesso come domando a voi qual è il problema, se i cittadini hanno votato, se qualcuno si mette a ridiscutere e a ricontrattare le regole”.
“Non è un disvalore – prosegue – ma penso sia un motivo di vanto per un Paese, per un popolo avere qualcuno” che si sieda “ai tavoli europei non a sfasciare e a far casino ma a ricostruire e a mettere un motore altrimenti è fermo”. “Savona è l’uomo giusto per contrattare da pari a pari con Germania e Francia, per sostenere il diritto dell’Italia a crescere”.