Le mezze aperture sulla settimana lavorativa di 4 giorni sono per ora solo “chiacchiere“. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini a margine della presentazione del libro di Fabio Storchi ‘La passione per il rinnovamento. I miei anni in Federmeccanica’. Landini si riferisce alla “disponibilità alla riflessione” del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Poi rileva che per esempio si dovrebbe pensare a una forma di incentivi, visto che “il governo sta portando avanti” una riforma in questo senso, per le imprese che si impegnano sugli orari di lavoro.
Urso: “Su 4 giorni lavorativi disposto a riflettere”
Sulla proposta di 4 giorni lavorativi a settimana sono “disposto a riflettere, partendo dalla realtà”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso all’assemblea nazionale unitaria Fiom e Filctem Cgil ‘Il lavoro industriale al centro del futuro industriale del Paese’.
Poi, Urso aggiunge che “dipende dalle condizioni del Paese. Abbiamo punti di forza e di debolezza: c’è un’alta occupazione al Nord, mentre al Sud è molto bassa, soprattutto per le donne. Le grandi fabbriche sono al Nord, e solo le grandi fabbriche possono fare questo tipo di politiche”.
Intesa Sanpaolo propone nuovo modello organizzativo del lavoro
Intesa Sanpaolo rende noto che proporrà alle persone del gruppo operanti in Italia un nuovo modello organizzativo del lavoro “che va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente”. Lo riporta una nota precisando che tra le principali novità si annoverano un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche – organizzative e produttive della banca. “Il confronto con le organizzazioni sindacali – viene precisato -, pur svolgendosi in maniera proficua e costruttiva, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti, ma Intesa Sanpaolo, confermando l‘attenzione alle persone del gruppo, continuerà a proporre le migliori soluzioni a chi lavora nella prima banca italiana, introducendo le novità dall’inizio dell’anno 2023”.
Bombardieri: “No settimana breve ma lavorare meno”
“Ridurre le giornate lavorative senza prevedere una riduzione delle ore lavorate come hanno fatto in Belgio significa semplicemente riorganizzazione il lavoro. Può andar bene in certi settori, ma in altri – penso ad esempio ai siti dove si lavora a ciclo continuo – forse è di difficile applicazione“. Lo dichiara il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in un’intervista a La Stampa. La Uil propone “di ridurre l’orario a parità di trattamento economico, cambiando però il modo con cui si misurano produttività e competitività delle aziende. Al posto del vecchio metodo fordista – che divide i costi per il numero dei pezzi o delle macchine prodotte ed avere un prezzo finale, che fino adesso in Italia è stato tenuto basso riducendo salari e diritti – alla luce della rivoluzione tecnologica in atto, ci sono le condizioni per misurare produttività e competitività in modo diverso, cioè sul raggiungimento degli obiettivi. Da qui si può partire poi per ridurre gli orari a parità di trattamento economico, non solo per redistribuire il lavoro (che comunque deve valere di più) ma anche per affrontare il tema della conciliazione fra tempi del lavoro e tempi di vita. Accanto a questo metterei però anche la riflessione sul milione e mezzo di dimissioni che abbiamo avuto nel nostro Paese nel 2022, dato che ci dice che oggi si sta affermando sempre più l’idea che ognuno vuole discutere quali sono le ricadute del lavoro sulla sua vita di tutti i giorni, quanto si guadagna, quanto tempo libero si può avere e quali possono essere le progressioni di carriera, a fronte di un turbocapitalismo che invece schiaccia le persone, che poi reagiscono così”.